Bergamo, la Regione vende la chiesa agli islamici

Nell’ex ospedale. I musulmani: "Resterà un luogo di culto"

La chiesa dei frati Cappuccini

La chiesa dei frati Cappuccini

Bergamo, 26 ottobre 2018 - Un'altra moschea a Bergamo, dopo quella di via Cenisio, riconosciuta ufficialmente dal 2013? Sembrerebbe proprio di sì, e potrebbe trovare posto nella chiesa dove una volta c’erano i frati Cappuccini, agli ex Ospedali Riuniti, in via Statuto. Chiesa che dal 2015 ospita la Diocesi ortodossa romena (in città conta duemila fedeli), che la occupa in comodato d’uso per le proprie funzioni religiose. Ieri la svolta, e una sorpresa, che ha già sollevato una raffica di polemiche, al punto da scatenare un vero e proprio caso politico. Il passaggio è da un culto cristiano (ortodosso) a quello islamico: l’ex cappella, infatti, se l’è aggiudicata l’Associazione musulmani della città che ha messo sul piatto un rialzo dell’8 % (la base era fissata a 418.700 euro).

Rialzo col quale ha vinto il bando di Infrastrutture Lombarde (controllata dal Pirellone). I due esponenti dell’Associazione musulmani (che fino ad ora si riunisce in una sala civica di Boccaleone) presenti all’apertura delle buste negli uffici del Papa Giovanni XXIII, hanno subito dichiarato che la loro intenzione è «quella di mantenere la destinazione della chiesa come luogo di culto». Questo dicono Idir Ouchickh, presidente dell’Associazione, e Imad El Joulani, in qualità di membro. Certo però è che cambierà il culto. Ej Joulani è già noto per la vicenda della truffa dei fondi del Qatar arrivati per un altro luogo di culto (è in corso un processo). All’asta hanno partecipato anche la comunità ortodossa romena (che ha presentato una offerta con un rialzo del 6% sulla base d’asta) e anche un gruppo attivo nel settore alberghiero. Il bando era stato pubblicato a metà settembre da Infrastrutture Lombarde. Ma l’offerta dei fedeli islamici ha battuto tutte le altre, aggirando in maniera legittima la norma regionale nota come «legge anti moschee». Che prevede, infatti, vincoli molto severi. Di fatto rendono pressoché impossibile la costruzione di nuovi luoghi di culto. Nel caso dell’ex cappella dei Riuniti, già destinata a uso religioso dal Pgt il problema non si pone. In seguito alla pubblicazione della delibera da parte di Asst Papa Giovanni, l’Associazione musulmani avrà 90 giorni di tempo per completare il pagamento.

Una prima reazione è arrivata proprio dal Comune, con il sindaco Giorgio Gori: «Fa abbastanza sorridere che la Regione, dopo essersi accanita per anni contro le religioni, ora venda un’area già destinata al culto all’Associazione dei musulmani. Chi per anni si è accanito ora viene beffato, ma pregare non è una colpa».E l’assessore Giacomo Angeloni che tiene i rapporti con i rappresentanti della comunità ha detto: «Proprio Regione Lombardia, che tanto si è accanita contro i fedeli musulmani e i loro luoghi di culto, cede ora una ex chiesa alla comunità islamica».