Caro energia e crisi in Europa fanno crollare le nuove assunzioni

Nel primo trimestre del 2022 si sono persi oltre 12mila posti. Industria e manifattura in calo

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Più di 12mila posti di lavoro in meno rispetto alle previsioni di dicembre, 4mila su quelle di gennaio. È quanto emerge dal rapporto Anpal- Unioncamere lombarde per febbraio–aprile che segnala un drastico ridimensionamento degli avvii previsti in quasi tutte le tipologie di aziende bergamasche. L’industria, dal dato di dicembre a quello attuale, segna un calo di circa 8mila posti, il comparto dei servizi quasi 5mila posti in meno. A gravare sull’andamento anche lo scoppio della guerra in Ucraina. Se la fine del 2021 aveva evidenziato segnali particolarmente incoraggianti, a distanza di pochi mesi le prospettive mutano in modo sensibile. Nel dettaglio, dalle 33.260 entrate previste per il trimestre dicembre 21- febbraio 22, si passa alle 20.620 entrate previste nel trimestre febbraio-aprile 2022 (- 12.640). L’industria evidenzia la difficoltà maggiore, con 9.170 le entrate previste tra febbraio e aprile, contro le 17.040 ipotizzate a dicembre. Di questi, l’edilizia registra 980 entrate in meno e la manifattura una importante diminuzione di 6.900 unità. Anche i servizi non vanno meglio con 11.450 entrate previste contro le 16.220 ipotizzate nel trimestre precedente. "Le proiezioni fotografano una situazione di forte incertezza – commenta Danilo Mazzola, della segreteria Cisl Bergamo – aggravata dalla delicata situazione internazionale". Francesco Donadoni