Cadavere nel campo di mais Una donna lancia l’allarme

Verdello, corpo mummificato. Aperte tutte le ipotesi, compreso l’omicidio

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Il cadavere è stato scoperto per caso venerdì sera in un campo di mais a Verdello, in una zona residenziale. Non si arriva lì per caso. Sono da poco passate le 23. Una signora porta a spasso il suo cane, come altre volte, l’animale forse annusa qualcosa, si addentra nel terreno e si imbatte in un cadavere. Una macabra scoperta, visto che quello che resta di quel corpo in stato avanzato di decomposizione, e tutto lascia pensare che il decesso potrebbe risalire a tempo fa, si ipotizza ad alcuni mesi. Ha un nome e un cognome, e una nazionalità. Un magrebino di cui non si avevano più notizie da un paio di mesi, almeno da agosto da quando un parente, pare un fratello, aveva fatto denuncia di scomparsa. Su di lui si erano accesi i radar di Milano, dove bazzicava, poi perse le tracce. La sua identità è stata possibile grazie ai documenti che aveva ancora con sé. Il corpo è in pessime condizioni anche perché, successivamente al decesso, è stato schiacciato incidentalmente da una trebbiatrice.

Un caso che rimanda alla vicenda di quelle due ragazze marocchine, di 28 e 32 anni, trovate morte in un campo di mais a San Giuliano Milanese, investite da una mietitrebbia. Il conducente del mezzo, che in un primo momento era stato indagato, agli investigatori aveva sempre dichiarato di non essersi accorto di nulla. La stessa cosa potrebbe essere avvenuta anche a Verdello. La trebbiatrice potrebbe aver travolto lo straniero quando il mais era ancora alto e la vittima essere lì da tempo. Ma il punto è: quel corpo lo hanno portato lì e poi abbandonato tra i campi? È stato ucciso? È deceduto per cause naturali e poi investito dalla trebbiatrice. Tanti i punti da chiarire. E proprio per questo motivo il pm di turno, Letizia Ruggeri, ha deciso di aprire un fascicolo a carico di ignoti disponendo l’autopsia. E parallelamente sono scattate le indagini dei carabinieri della Compagnia di Treviglio. Impossibile per gli investigatori, senza esami più approfonditi, capire di più, se sia morto per un malore o per mano di qualcuno. Tutte le ipotesi sono aperte. Insomma, allo stato ci sono tutti gli ingredienti per un giallo. Un passo indietro. Venerdì sera. La donna che porta a passeggio il suo cane. E si imbatte in un corpo, prono, con la testa girata su un lato. Si trovava a circa 100 metri dalla strada. C’è chi ha raccontato che il mais era stato tagliato almeno un paio di settimane prima. Ecco, allora, che il mezzo agricolo, con le piantine ancora alte, potrebbe essere passato su quel corpo senza vederlo. Francesco Donadoni