Focolaio di tarlo asiatico alle porte di Bergamo: cos’è questo parassita e quali danni può fare

A Treviolo e Curno sono state trovate piante infestate, probabilmente a causa di bancali o container in legno infetto

Il tarlo asiatico e, a destra, le dimensioni dei buchi che fa nei tronchi degli alberi

Il tarlo asiatico e, a destra, le dimensioni dei buchi che fa nei tronchi degli alberi

Bergamo – Allarme tarlo asiatico a Bergamo. A Treviolo e Curno, alle porte del capoluogo, è stato individuato un focolaio di Anoplophora glabripennis, noto come tarlo asiatico, un insetto proveniente dall’Indocina, molto probabilmente attraverso bancali e container in legno infetto, altamente nocivo per molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano.

Il Comune di Bergamo spiega che “la lotta a questi parassiti prevede la sorveglianza e la distruzione per legge delle piante infestate. In particolare, una volta rilevata la presenza, si impone l’adozione di una serie di misure fitosanitarie obbligatorie, tra cui l’eradicazione, l’abbattimento delle altre piante sensibili fino a 100 metri da quella infestata, la definizione di un’area di sorveglianza (fino a 2 km dal focolaio) dove eseguire controlli puntuali". 

Ma quali sono gli alberi preferiti da questo temibile parassita e come avviene l’infestazione? Acero, ippocastano, betulla, pioppo, salice, olmo. I segni visibili sono quelli di ovodeposizione (detti timbrature) e fori circolari di sfarfallamento degli adulti posizionati sul tronco e sui rami a quote elevate. Le femmine del coleottero entrano sotto la corteccia dove depositano le uova. Le larve, durante il loro sviluppo, scavano profonde gallerie nel legno per poi impuparsi. Gli adulti fuoriescono dalle piante attraverso fori circolari aperti con le mandibole. La pianta così “ferita” oltre a seccare e morire, si espone ad una serie di patogeni secondari.

La presenza certa di un focolaio nei due comuni di Treviolo e Curno confinanti con la città, ha richiesto la definizione da parte dell’autorità regionale di un’area di sorveglianza i cui confini, pur modificandosi frequentemente in base ai controlli, ad oggi comprendono parte dei seguenti quartieri: Villaggio degli Sposi; Grumello; Longuelo; Loreto; San Paolo; San Tomaso; Colognola. 

Il Comune fa sapere che “qui, a partire dalla prossima settimana, i tecnici Ersaf eseguiranno i controlli sul verde pubblico necessari a verificare che il tarlo asiatico non abbia raggiunto la nostra città”.