GIULIO MOLA
Cronaca

Il ciclista Innocenti assolto dall’accusa di doping

Bergamo, trovato positivo al testosterone nel maggio 2018, era stato squalificato per 4 anni

Tribunale (Archivio)

Bergamo - Dopo tre anni e due mesi si chiude l’incubo giudiziario di Andrea Innocenti, 22enne ciclista toscano trovato positivo al testosterone dopo un controllo a sorpresa del 28 maggio organizzato da Nado Italia mentre l’atleta si trovava nel ritiro della Nazionale Italiana Under 23 a Bagnatica, in provincia di Bergamo, in vista della partecipazione alla prestigiosa gara Internazionale “Ritrovo Coppa Nazioni Under 23” . Nei giorni scorsi il tribunale di Bergamo ha assolto Innocenti (squalificato per 4 anni dal Tribunale Nazionale Antidoping) dall’accusa di doping. 

Sin dal primo momento il ciclista si era difeso, affermando in maniera risoluta la propria assoluta mancanza di qualsivoglia intenzione di ricorrere ad illecite scorciatoie per affermarsi in uno sport che amava. A sostegno di questa proclamazione d’innocenza, e dell’estraneità totale del corridore fiorentino a pratiche dopanti o a farmaci vietati, c’erano state anche numerose testimonianze di chi lo aveva visto crescere sin da giovanissimo. Il giudice del Tribunale di Bergamo, Federica Gaudino, accogliendo le tesi difensive prospettate dai legali dell’atleta, avvocati Alberto e Fiorenzo Alessi, ha assolto Innocenti dall’accusa di utilizzo di farmaci illeciti al fine di alterare prestazioni agonistiche, con la formula scriminante «perchè il fatto non costituisce reato».