Assenze e sfortuna, l’Urania batte tutto

Urania Milano affronta le difficoltà con determinazione e solidarietà, ottenendo due vittorie consecutive nonostante gli infortuni. Montano e Luposor si distinguono nella recente vittoria a Verona. Il team si prepara per il ritorno dei giocatori chiave e per le prossime sfide.

Assenze e sfortuna, l’Urania batte tutto

Assenze e sfortuna, l’Urania batte tutto

’’Less is more’’ il modo di dire americano calza a pennello con quello che sta succedendo in casa Urania Milano nelle ultime settimane. Non scelte radicali, una bella dose di sfortuna con l’infortunio del play e del pivot titolare, ma come per magia il gruppo si è compattato nelle difficoltà e dopo una lunga serie di sconfitte con la formazione titolare è riuscita a vincere due partite consecutive, esattamente come succedeva nella prima positiva parte di stagione in cui, paradossalmente, la squadra era sempre stata in emergenza con gli infortuni.

L’ultima, prestigiosa, in trasferta dopo un supplementare a Verona. Senza Amato e Beverly, in terra veneta si sono imposti da grandi protagonisti Matteo Montano e Ion Luposor. La guardia ha segnato 29 punti con 5 triple, il lungo italo-moldavo ha giocato la partita perfetta con 6/7 da 2 e 3/5 da 3 colpendo da ogni dove. "La nascita della mia bimba forse mi ha tolto qualche ora di sonno, ma certamente mi dà tanta energia in più - racconta Montano fresco papà della piccola Emma - ci prendiamo due punti in campo importante, ci dà fiducia per il lavoro futuro. Abbiamo le rotazione un po’ corte in queste ultime gare, ci siamo rinsaldati, tutti sapevamo di dover fare qualcosa di più. Dopo il periodo buio sapevamo che sarebbe dovuta scattare qualcosa, stiamo lavorando molto bene negli allenamenti e si vede in campo".

Ovviamente la sfida sarà riuscire a tornare al completo e vincere le partite. L’Urania approfitterà del weekend della Coppa Italia di A2 per guadagnare tempo e per la prossima del 24 marzo dovrebbe recuperare Beverly, poi a fine mese potrebbe essere il turno di Amato.

Sandro Pugliese