Le ricerche
Fara Gera d'Adda (Bergamo), 3 luglio 2020 - Il tuffo e una nuotata sino all’altra sponda, ma senza ritorno: inghiottito dal fiume un 20enne, di origine marocchina, Hicham Hamdach, fra le prime vittime dell’estate. La tragedia si è consumata ieri nel pomeriggio nella zona della diga di Sant’Anna, fra Vaprio e Fara Gera D’adda, La vittima è un giovane di Arcene. Della ricostruzione della drammatica sequenza si occupano i carabinieri di Cassano d’Adda, sul posto con i colleghi di Fara, i soccorritori, la Polizia Locale e naturalmente i Vigili del Fuoco. Che hanno recuperato il corpo del giovane, dopo una breve ricerca, a diversi metri di profondità. Poco lontano da dove gli amici, poco prima, l’avevano visto scomparire, ingoiato dai flutti.
Il lungo fiume che si stende a valle della diga è uno dei luoghi del cuore di chi abita in zona. Ormai da settimane, pure ad emergenza ancora in atto, l’area rivierasca era presa d’assalto. Il giovane, che abita ad Arcene ed è di origine marocchina, era arrivato sul posto con un gruppo di amici. La comitiva, a quanto ricostruito, si trovava già da qualche ora in riva al fiume. Chiacchiere, e tuffi. Hicham si sarebbe tuffato per una nuotata dalla sponda di Vaprio a quella di Fara e ritorno. Proprio mentre riguadagnava la riva dove lo attendevano gli amici sarebbe stato risucchiato sul fondo e trascinato via dalla corrente. Inutile qualsiasi tentativo di soccorrerlo: gli amici hanno tentato, ma hanno dovuto desistere.
Immediatamente è scattato l’allarme. I Vigili del Fuoco hanno battuto l’area e ripescato il corpo poco più a valle, in prossimità di un isolotto. Medici e soccorritori hanno tentato a lungo un intervento di rianimazione sul posto, ma ogni sforzo si è rivelato vano. Le forze dell’ordine sono rimaste a lungo sul posto, in attesa del medico legale e poi del carro funebre. Gli amici del giovane morto, e alcuni testimoni della tragedia, sono stati sentiti dagli inquirenti.