Marco Sportiello, portiere di riserva dell'Atalanta (Facebook)
Bergamo - A fine campionato Marco Sportiello andrà in scadenza di contratto con l’Atalanta e quasi certamente lascerà la Dea, la squadra cui ha legato quasi tutta la sua carriera dal settore giovanile fino alla Champions League. Nove stagioni in nerazzurro, da quattro anni secondo portiere atalantino anche se spesso in campo per gli infortuni dei titolari: Sportiello piace al Milan che a giugno lo potrebbe prendere a parametro zero, per avere un vice affidabile e di grande esperienza, da mettere in panchina come secondo di Maignan.
Classe 1992, brianzolo di Seregno, cresciuto nella cantera di Zingonia, Sportiello è diventato titolare della porta nerazzurra nel 2014, a soli 22 anni, rimanendo il guardiano dei pali per due stagioni, prima dell’arrivo di Gian Piero Gasperini che nell’autunno 2016, dopo un avvio poco convincente, gli aveva preferito Berisha. Due anni e mezzo in prestito, tra alti e bassi, tra Fiorentina e Frosinone, poi nel 2019 il ritorno a Bergamo per fare da vice di Pierluigi Gollini e la possibilità, dopo l’infortunio del portiere ferrarese, di giocare in Champions League sfide storiche contro il Valencia, il Paris St Germain, l’Ajax, il Liverpool e il Real Madrid.
Nel suo curriculum 126 presenze con l’Atalanta, di cui 114 in serie A e 7 in Champions, e altre 74 presenze in A tra Fiorentina e Frosinone. In questa stagione Sportiello ha collezionato 7 presenze, sostituendo il titolare Musso dopo l’infortunio allo zigomo subito alla sesta giornata a Roma, con un ottimo rendimento. L’Atalanta nelle prossime settimane potrebbe presentargli una proposta di allungamento contrattuale ma Sportiello potrebbe rifiutarla preferendo il richiamo delle sirene rossonere per il 2023-24.