Bergamo, 16 gennaio 2022 - Atalanta e Inter si annullano in uno 0-0 buono per muovere la classifica e che accontenta entrambe. Dea rimaneggiata senza troppi titolari (fuori Zapata, Malinovskyi, Ilicic, Gosens, Hateboer, Maehle e Toloi) per poter pretendere di più, Inter con addosso le tossine nervose e fisiche dei 120 minuti giocati mercoledì in Supercoppa.
Scorie che appesantiscono le gambe dei nerazzurri milanesi, che pur in superiorità tecnica subiscono la grinta e il carattere di un’Atalanta stoica. Primo tempo con emozioni centellinate, tra due squadre corte e ben disposte tatticamente. L’Atalanta priva di esterni è costretta ad adattare il suo gioco con una ragnatela con tre mediani a centrocampo con il pressing alto di tutti i centrocampisti a bloccare sul nascere la manovra interista.
Pessina e Koopmeiners imbrigliano Brozovic, l’Inter prova a costruire abbassando Calhanoglu e Barella, stando attenta a non scoprirsi. Con il passare dei minuti è l’Inter ad avanzare, creando tre occasioni, due con Dzeko che non inquadra la porta: quella più netta al 26’ con Calhanoglu che smarca Sanchez per un rigore in movimento ma il destro del cileno viene respinto in corner dai guantoni di Musso. Al 40’ è l’Atalanta a protestare per un contatto in area tra Perisic e Pasalic.
La ripresa si apre con un’occasione d’oro per l’Atalanta: Pasalic libera Pessina che si infila da solo in area sparando a colpo sicuro, Handanovic si supera con una deviazione miracolosa di piede. Scampato il pericolo l’Inter cresce ma davanti Sanchez fa poco e tocca sempre a Dzeko cantare e portare la croce: al 65’ il bosniaco fugge a sinistra, scavalca Musso in uscita da posizione angolata e mette in mezzo un cross a porta vuota ma Pezzella si immola anticipando Darmian. L’Inter prova ad alzare il baricentro inserendo simultaneamente Vidal, Dumfries e Correa, aumentando la velocità e il possesso di palla: proprio Vidal al 76’ chiude un contropiede con una sassata da fuori ma Musso è reattivo e mette in corner.
L’Atalanta fa paura con un’incornata di Pasalic rimpallato da un decisivo Dumfries e all’80’ Muriel fugge in velocità a Skriniar ma il solito Handanovic respinge. Finale con le squadre allungate, con la Dea ancora pericolosa con Pasalic e l’Inter che davanti non punge più. Finisce 0-0, un punto che muove la classifica ma che per la Dea, senza otto titolari e senza cambi, vale come una vittoria. L’Inter sale a 50 punti, l’Atalanta conserva il quarto posto a quota 42.