Caso Piccolomo, pg valuta avocazione inchiesta

Il decesso di Marisa Maldera, consorte del "killer delle mani mozzate": la procura generale di Milano medita l'avocazione dell'inchiesta

Giuseppe Piccolomo durante un processo

Giuseppe Piccolomo durante un processo

Varese, 24 novembre 2015 - La procura di Varese chiede l'archiviazione, la procura generale di Milano da parte sua medita una seconda clamorosa avocazione dell'inchiesta, con il trasferimento delle indagini nel capoluogo lombardo.

I magistrati di secondo grado meneghini stano valutando l’ipotesi di portare a Milano il fascicolo a carico di Giuseppe Piccolomo - già condannato all’ergastolo per avere ucciso nel 2009 la pensionata Carla Molinari a Cocquio Trevisago, mozzandole anche le mani - in relazione alla morte della moglie Marisa Maldera, che, nel 2003, rimase carbonizzata dentro l’auto guidata dal marito che riuscì a salvarsi.

Il pm di Varese Luca Petrucci, ha chiesto infatti l’archiviazione dell’inchiesta in cui Piccolomo è indagato per omicidio volontario. Le due figlie dell’uomo, convinte che il padre abbia ucciso la moglie, attraverso il loro legale, l’avvocato Nicodemo Gentile, hanno presentato un’opposizione all’archiviazione chiedendo «un supplemento di indagini».

E la Procura generale milanese, da quanto si è saputo, potrebbe avocare l’inchiesta (prima dell’udienza davanti al gip di Varese per discutere l’opposizione all’archiviazione) disponendo nuovi accertamenti sul caso.