Indagini sulla scomparsa di Paolo Rindi, la famiglia chiede controlli su Facebook

Accessi al profilo del giovane: i messaggi inviati sulla chat sono stati visualizzati ma sono rimasti senza risposta. Le sue fotografie diffuse in tutta Italia grazie al social network.

Paolo Rindi

Paolo Rindi

Varese, 11 febbraio 2016 - "Dalla sera del 9 febbraio si ha la certezza che qualcuno accede all’account Facebook di Paolo Rindi, visualizzando alcuni messaggi che gli vengono inviati: la Famiglia di Paolo chiede che si indaghi sull'ipotesi che non sia più in Val Grande". E' il messaggio lanciato dagli amministratori della pagina Facebook 'Dov'è Paolo Rindi?', creata da parenti e amici per raccogliere segnalazioni sullo studente di Varese scomparso mentre si trovava per un'escursione nel Parco nazionale della Val Grande.

I familiari sono convinti che Paolo sia ancora vivo e che abbia deciso di allontanarsi, facendo perdere le tracce. Sulla scomparsa indagano i carabinieri di Verbania, coordinati dalla Procura della città piemontese, che ha aperto un fascicolo d'inchiesta. La pagina Facebook, intanto, ha quasi raggiunto quota cinquemila iscritti, che stanno diffondendo le foto del ragazzo in tutta Italia grazie al tam tam sul social network.