Morte della moglie di Piccolomo, l'incendio simulato in una cava / VIDEO

A fuoco un'auto, con manichini sulla scena. Accertamenti per verificare l'attendibilità del racconto dell'indagato

L'auto in fiamme nella cava

L'auto in fiamme nella cava

Varese, 25 ottobre 2016 - E' stata simulata nella cava Colacem di Caravate la dinamica dell'incendio in seguito a un incidente stradale nel quale morì la prima moglie di Giuseppe Piccolomo, l'ex ristoratore già condannato all'ergastolo per aver ucciso nel 2009 la pensionato Carla Molinari a Cocquio Trevisago, mozzandole anche le mani.

Piccolomo è indagato per omicidio volontario in relazione alla morte della donna, Marisa Maldera, che nel 2003 a Caravate rimase carbonizzata dentro l'auto guidata dal marito, che riuscì a salvarsi. Una Volvo Polar bianca, lo stesso modello di quella distrutta nell'incidente, è stata incendiata dai vigili del fuoco all'interno della cava, dopo aver riprodotto le condizioni ambientali descritte da Piccolomo all'epoca, con l'obiettivo di verificare l'attendibilità del racconto dell'indagato. Una 'scatola nera' nella vettura, collegata a telecamere, ha raccolto dati che nei prossimi giorni verranno analizzati dal consulente, un ingegnere, incaricato dal sostituto pg di Milano Carmen Manfredda, che ha riaperto le indagini, condotte dalla Squadra mobile. Stando al racconto che Piccolomo fece all'epoca l'auto uscì di strada e sarebbe stata la benzina fuoriuscita da una tanica che trasportavano a bordo dell'auto a incendiarsi, a causa di una sigaretta che la donna stava fumando caduta sul liquido infiammabile. L'uomo, che era riuscito a scendere, ha raccontato di non essere riuscito a salvare la donna, rimasta bloccata.

In seguito all'incidente aveva patteggiato a Varese la pena di un anno e quattro mesi di reclusione solo per omicidio colposo. Secondo l'ipotesi al vaglio degli inquirenti, invece, Piccolomo potrebbe aver simulato l'incidente, dando fuoco all'auto dopo aver sedato la moglie, per incassare una polizza sulla vita e sposare una cameriera del suo ristorante. Nell'ambito delle indagini sono stati rintracciati e ascoltati alcuni testimoni, è stato recuperato il video realizzato da un operatore poco dopo l'incidente e la telefonata originale al 118 effettuata dalla persona che ha chiamato i soccorsi. Elementi ai quali si aggiungerà la relazione del consulente sull'incendio riprodotto nella cava.