Biologia applicata, premio a una neolaureata varesina

Riconoscimento alla 24enne Chiara Monti nell'ambito del convegno della Società europea di proteomica

Un momento della premiazione

Un momento della premiazione

Varese, 3 luglio 2015 - È la 24enne varesina Chiara Monti, laureatasi lo scorso febbraio in Biologia applicata alla ricerca biomedica all'Università dell’Insubria (sede di Busto Arsizio), la vincitrice del premio per il miglior poster riservato ai neolaureati dalla European proteomics association. Durante il convegno della società europea di proteomica, che si è svolto tra l'Expo e l'Università di Milano dal 23 al 28 giugno, il comitato presieduto dal professor Karl Mechtler dell'Istituto di Patologia molecolare di Vienna ha selezionato i migliori poster presentati da giovani congressisti che avessero conseguito la laurea magistrale da meno di un anno.

Il lavoro di Chiara, svolto presso la sezione di Ricerca biomedica del Dista (Dipartimento di scienze teoriche e applicate) e coordinato dalla dottoressa Tiziana Alberio, si è focalizzato su un approccio “Systems biology” dei meccanismi molecolari condivisi tra diverse malattie neurodegenerative, in particolare l’Alzheimer, il Parkinson e la Sla. Lo studio ha riguardato l’analisi bioinformatica di 7.819 proteine che sono state associate ad almeno una di queste malattie in studi di proteomica. L’analisi ha permesso di identificare le vie metaboliche associate a solo una delle patologie, condivise da almeno due o comuni a tutte e tre.

Oltre alla grande soddisfazione, che segue a quella della pubblicazione su "Frontiers in Cellular Neuroscience" di un simile studio sulla disfunzione mitocondriale nella malattia di Parkinson, la dottoressa Monti ha ricevuto un assegno di 500 euro che le permetterà di approfondire le sue competenze nella materia contribuendo a consolidare la "Systems biology" come un’eccellenza dell’Università dell’Insubria.