Rozzano, preside cancella la festa di Natale. Salvini: porterò presepe alla scuola

Il segretario: "Il presepe fa parte delle nostre tradizioni e della nostra cultura e religione: non e' giusto che i nostri figli siano costretti a rinunciarvi". E sul caso Rozzano è bufera

Niente crocifissi nelle aule

Niente crocifissi nelle aule

Rozzano (Milano), 27 novembre 2015 -  Lunedì prossimo alle ore 12 il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, visiterà la scuola primaria-ICS di via dei Garofani a Rozzano, dove il preside ha "cancellato" la festa del Natale (LEGGI L'ARTICOLO). "Porterò in dono agli alunni dell'istituto un presepe - spiega Salvini - con garbo, discrezione e senza voler imporre nulla a nessuno. Ma il presepe fa parte delle nostre tradizioni e della nostra cultura e religione: non e' giusto che i nostri figli siano costretti a rinunciarvi". 

LA POLEMICA - La scelta del dirigente non è proprio andata giù al segretario del Carroccio che questa mattina ha commentato: "Se non invertiamo la rotta siamo allo sfacelo, mi pare una c... galattica. Questo succede in una scuola, luogo che dovrebbe educare e far conoscere. Invece nel nome della laicità si sradicano le tradizioni facendo così un favore ai terroristi" ha continuato. "In quella scuola ci sono mamme che stanno raccogliendo firme perché il Natale sia Natale. La chiameranno 'Festa d'inverno', 'per evitare strumentalizzazioni', ma anche i genitori musulmani, secondo me, sarebbero solo contenti di festeggiare il Natale" ha concluso Salvini.

Riccardo De Corato, vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione, commentando il rinvio del saggio natalizio e il crocefisso rimosso in una scuola di Rozzano ha annunciato "una interrogazione in Regione e richiesta di intervento da parte dell'Ufficio scolastico provinciale e del Prefetto". Critico anche il Presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi: "È proprio il multiculturalismo indifferente, a cui spesso si unisce un laicismo ideologizzato, ad essere fallito ovunque è stato praticato perché in assenza di confronto tra le diversità si produce il conflitto. Identità e confronto sono il binomio necessario dell'integrazione".