Rebus omicidio stradale, vigili urbani a lezione dal criminologo

La polizia locale dovrà agire come polizia giudiziaria attivando rilievi tecnico scientifici e relazionandosi subito con il magistrato in caso di omicidio stradale o lesioni personali

Cambia la rilevazione degli incidenti stradali: vigili come investigatori

Cambia la rilevazione degli incidenti stradali: vigili come investigatori

Corsico, 3 aprile 2016 - La polizia locale torna sui banchi di scuola. Dopo l’introduzione dei reati di «omicidio stradale» e «lesioni personali stradali» gli agenti si preparano ad affrontare quello che è già stato considerato un cambiamento epocale nella gestione degli incidenti stradali. Nuove procedure, nuovi protocolli e alcune lacune che una legge appena varata porta con sé. Questo cercheranno di spiegare gli operatori impegnati nel primo corso di «omicidio stradale» per i Comuni del Sud Milano rivolto alla vigilanza urbana e alle forze dell’ordine. «Con l’entrata in vigore della nuova legge e la modifica degli articoli 589 e 590 del codice penale cambia radicalmente l’approccio che gli agenti di polizia locale devono avere nella rilevazione degli incidenti stradali, specialmente i più gravi – spiega Massimo Blanco, criminologo e Rettore dell’ Unised, università internazionale di scienze della sicurezza e della difesa sociale –. In sostanza, l’agente diventa un investigatore di Polizia giudiziaria e questo implica nuove nuovi comportamenti non solo nell’approccio alle vittime nel corso dell’emergenza ma, anche nelle procedure».

L'incidente stradale non viene più rilevato seguendo le procedure del codice della strada, bensì quelle previste dal codice penale. Questo, ad esempio, implica che le indagini in caso di lesioni gravi o morte della vittima, dovranno essere attivate già dal primo intervento sulla «scena del crimine» relazionandosi sin da subito con il magistrato e iniziando le analisi tecnico-scientifiche che, fino a ieri, venivano attivate in un secondo tempo. «Ora come ora – spiega Blanco – gli agenti di Polizia locale non sono pronti a questi cambiamenti dettati da una normativa appena varata e che in alcuni punti mostra ancora delle zone grigie, da interpretare».

Finora sono 56 gli agenti del Sud Milano che si sono iscritti al corso promosso dal Comune di Corsico. «Abbiamo ritenuto di svolgere questo corso al comando di Polizia Locale - ha spiegato il comandante di Corsico, Pierina Gismondi - perché devono poter partecipare al seminario tutti gli agenti che operano sulla strada. I cambiamenti previsti sono importanti e quando si dovrà intervenire non si potrà lasciare spazio a dubbi, agendo in modo corretto». «E’ una questione di professionalità» ha detto il sindaco Filippo Errante che ha caldeggiato il seminario che vedrà salire in cattedra, il 14 , i professori dell’università popolare ma, anche, avvocati, psicanalisti, criminologi e periti dei tribunali. Tra questi spicca il nome di Manuela Barbarossa, presidente di Aivis, Associazione italiana vittime e infortuni strade.