Rozzano, l’uomo che scrive con il cuore

Vincenzo Cartillone è un imprenditore e autore di libri per passione. La stessa che lo spinge a devolvere i ricavati in opere di beneficenza

Vincenzo Cartillone

Vincenzo Cartillone

Rozzano (Milano), 21 agosto 2016 - L'uomo che accarezza le nuvole. Lo chiamano così Vincenzo Cartillone, l’imprenditore rozzanese che lavora "per hobby", come gli piace raccontare. La sua vita la trascorre infatti tra rime e racconti: la sua vera passione è la scrittura. Cinquantotto anni, nato a Bronte ed emigrato a Zurigo da bambino, ha trascorso l’infanzia in Svizzera, per poi tornare in Italia all’età di 12 anni. "Ho iniziato da ragazzo a mettere nero su bianco i miei pensieri – afferma Cartillone –. Amo scrivere, mi fa stare bene". La scrittura dell’imprenditore non fa stare bene solo lui: tutti i proventi dei volumi pubblicati sono destinati a opere benefiche, a sostegno dei più deboli. "Sono a capo di un’azienda che produce strumenti elettronici per la sicurezza – racconta –, ho deciso subito, da quando ho iniziato a pubblicare i primi libri, che i proventi li avrei destinati a chi è più sfortunato. Non ho ambizioni, non voglio guadagnare con la mia passione, credo che la più grande soddisfazione per chi scrive sia essere apprezzati per i propri racconti e lasciare una parte di se stessi a chi legge".

Tre libri all’attivo per lo scrittore rozzanese: il primo, edito nel 2003, si intitola "L’uomo che accarezza le nuvole". "Hanno iniziato a chiamarmi così degli amici, artisti, che frequentavo nella culla della cultura popolare: i Navigli milanesi, dove ci si ritrovava per parlare di letteratura e arte – racconta Cartillone –. Da allora tutti mi chiamano così". Il primo volume ha raccolto un inaspettato successo di pubblico che ha convinto lo scrittore a preparare il secondo lavoro, "E continuò ad accarezzare le nuvole", uscito tre anni dopo.

"Ho destinato tutti i proventi del primo libro per la realizzazione di un orfanotrofio in Etiopia. Un’esperienza bellissima – afferma Cartillone –. Per il secondo volume ho deciso di destinare il ricavato a sostegno di situazioni sociali di difficoltà. Persone a me vicine che si trovavano in situazioni complesse: ho deciso di aiutarle con la mia scrittura". Nel terzo libro, "Love", come suggerisce il titolo, si parla di amore e questa volta i circa 10mila euro raccolti dalla vendita del volume, "acquistato da New York a Mosca, in tutto il mondo", precisa lo scrittore, si sono rivelati utili all’ospedale pediatrico di Fabriano per l’acquisto di un macchinario per eseguire esami specifici sui piccoli.

L’ultima fatica di Cartillone è "Fly with me", che sarà presentato ufficialmente a settembre. "Questa volta – afferma – il ricavato sarà destinato alla costruzione di una scuola in Nepal. Un amico lavora in un’associazione sul territorio e mi ha raccontato delle condizioni drammatiche in cui versano gli abitanti e dell’esigenza di ricostruire le scuole dopo il terremoto. È bello pensare che la mia arte contribuirà a creare cultura".