Peschiera, in arrivo 20 uomini in un solo alloggio. E i residenti salgono sulle barricate

Peschiera, gli inquilini anti profughi presidiano la palazzina di via Liberazione

L’edificio che vedrà gli immigrati  in un solo appartamento

L’edificio che vedrà gli immigrati in un solo appartamento

Peschiera Borromeo (Milano), 30 ottobre 2016 - In arrivo un contingente di venti profughi «dei quali non si conoscono generalità e status», portestano i cittadini. Ad annunciare l’arrivo, il sindaco Caterina Molinari dopo averne ricevuto comunicazione dal prefetto di Milano Alessandro Marangoni. A nulla sono servite le raccomandazioni di Molinari alla calma e alla responsabilità: sebbene ufficialmente non sia stato reso noto il luogo prescelto, è in breve trapelata la notizia che i richiedenti asilo, tutti giovani di sesso maschile, verranno ospitati in un appartamento di 200 metri quadrati situato al civico 23 di via Liberazione, scatenando le immediate reazioni dei condomini che hanno organizzato un presidio davanti all’ingresso.

«Nei giorni scorsi – racconta il loro portavoce Roberto Pezzoni – abbiamo assistito a un andirivieni di persone con materiale edile e anche i carabinieri sono arrivati per fare un sopralluogo. Ora però non faremo entrare nessun altro, ci siamo organizzati per resistere». «Con quest’ultimo contingente di profughi – dichiara Caterina Molinari – la nostra città ha ampliamente assolto agli oneri dell’accoglienza, avendo raggiunto il numero massimo di migranti previsti per ogni singolo Comune. La Commissione Migranti interna al Consiglio comunale sta provvedendo a inviare una nota al ministero degli Interni chiedendo che venga resa esecutiva l’indicazione divulgata nel mese di luglio, ovvero 2,5 migranti ogni mille abitanti, e che ad oggi risulta ancora non formalizzata».

Precisazioni che non hanno calmato le polemiche degli abitanti delle palazzine di via Liberazione: «Anche noi siamo in tutto 19, fra i quali diversi minori – commentano – Non è ammissibile che piazzino venti uomini in un unico appartamento. Non sappiamo nulla di loro, nemmeno se si tratti veramente di profughi». L’amministrazione comunale ha reso noto che nei prossimi giorni verranno attivati tutti i controlli sanitari e in materia di sicurezza sull’abitazione che ospiterà il gruppo, al fine di verificare le reali condizioni di accoglienza riservate ai migranti. Verrà inoltre appurata la gestione che la cooperativa intenderà applicare, al fine di una corretta convivenza degli stessi sul territorio.