Binasco, la giovane che restaura la basilica di Gerusalemme

Ingegnere, 29 anni, è nel team incaricato dell'impresa

L'incontro di Giorgia Zurla con il presidente Mattarella

L'incontro di Giorgia Zurla con il presidente Mattarella

Binasco (Milano), 4 novembre 2016 – Mentre in Israele si ricostruisce la storia del mondo, un pezzetto dell’hinterland sud Milano vi prende parte. Si chiama Giorgia Zurla, è binaschina, ha 29 anni, è un ingegnere e da quasi tre anni lavora al restauro della Basilica della Natività di Betlemme, affidato alla ditta italiana Piacenti spa di Prato. Durante le celebrazioni di Ognissanti, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato in visita in Terra Santa, dove tra le varie tappe ha incontrato anche i membri della squadra impegnata nell’opera di restauro, tra cui Giorgia Zurla. Il restauro della basilica è iniziato nel 2013 da un’equipe multietnica e multi religiosa di 170 esperti, tra cui, architetti, ingegneri, restauratori, mosaicisti e archeologi, e ha portato alla scoperta, tra l’altro, di diversi mosaici risalenti al periodo bizantino.

Un’impresa complessa, quella a cui a preso parte Giorgia Zurla, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto per i fattori socioculturali e geopolitici che interessano quelle aree: la Natività di Betlemme rappresenta uno dei massimi luoghi sacri della cristianità, ma proprio per questo è spesso stata oggetto di scontri tra cattolici, armeni e ortodossi; senza dimenticare che la città si trova nel bel mezzo del conflitto israelopalestinese. Altissimo naturalmente l’orgoglio della comunità binaschina, che non manca di congratularsi con la propria compaesana anche attraverso i social, augurandole grande successo e repentino ritorno a casa.