Caso-orti a Sondrio, interviene Piasini: "No al pugno duro"

Il consigliere della Lega: "Il Comune aiuti i proprietari-coltivatori"

Un orto

Un orto

Sondrio, 21 luglio 2016 - «In commissione abbiamo votato sì al Regolamento per l’utilizzo di aree private nelle zone di fondovalle a scopo orticolo, ma prima di approvarlo in Consiglio occorrono alcune modifiche e valutare anche la possibilità di un aiuto da parte degli uffici comunali per i proprietari nell’iter di sistemazione dei terreni e dei manufatti». Così Maurizio Piasini, capogruppo della Lega Nord in Consiglio a Sondrio, a proposito delle proteste di diversi proprietari di orti nella zona a sud della via Giuliani che, presa visione del regolamento che verrà votato venerdì, hanno sottolineato le loro preoccupazioni per la sua attuazione. Proprietari che hanno annunciato anche la volontà di partecipare al Consiglio in programma domani, così da capire meglio la questione.

«Per quanto riguarda il divieto a tenere animali, domestici e non, anche di piccola taglia – afferma Piasini – io stesso avevo obiettato, e il regolamento è stato in parte modificato ma la questione deve essere trattata in maniera più chiara. Si parla, infatti, della possibilità che gli animali rechino disturbo. Ecco, bisogna specificare, allora, che il divieto è solo per quegli animali che danno problemi, e non per i cagnolini ben tenuti o le due galline che un pensionato può avere nell’orto».

Il consigliere Piasini crede, inoltre, che sia necessario venire incontro il più possibile ai proprietari degli orti, «fermo restando – prosegue – che una sistemazione di tutta quell’area è assolutamente necessaria per una questione di decoro urbano. È questo infatti l’obiettivo del regolamento, che non deve essere un pretesto per mettere in difficoltà i cittadini o per costringerli a cedere i terreni, come pensa qualcuno che trova troppo restrittivi alcuni passaggi, ed effettivamente lo sono. Bisognerà, quindi, essere un po’ elastici e non creare problemi a chi ha le reti nuove e in ordine ma romboidali invece che a maglie rettangolari come prevede il regolamento. E ancora, bisognerà dare il tempo necessario ai proprietari per sistemare le loro aree, cominciando a controllare non prima della fine del raccolto».

Maurizio Piasini lancia anche una proposta: «Dato che diversi proprietari di orti non hanno ancora ricevuto le somme ingiustamente pagate come Imu per i terreni del parco fluviale, il Comune potrebbe venire loro incontro, intanto, mettendo a disposizione gli uffici comunali per l’iter necessario alla sistemazione degli orti, almeno così non dovranno accollarsi ulteriori spese per pagare geometri e periti».