Comunità montana, ecco la nuova Giunta Oregioni

L’«addio» dell’ex presidente Capelli: «Nulla da rimproverarmi»

La Comunità montana Valchiavenna

La Comunità montana Valchiavenna

Chiavenna, 1 luglio 2016 - La Comunità montana Valchiavenna, ha un nuovo direttivo: presidente Flavio Oregioni, sindaco di Verceia. Con lui Omar Iacomella (Piuro), Patrizia Pilatti (Mese), Germano Mauro Premerlani (Chiavenna), Claudio Silvani (San Giacomo Filippo) quali componenti effettivi; Fabiana Fanetti (Campodolcino), Serenella Geronimi (Mese), Carolina Marcella Moro (Piuro), Matteo Pighetti (Chiavenna) supplenti. Delegato coordinatore del progetto aree interne, Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna. L’ultima assemblea dei sindaci in Comunità montana si è svolta in un clima che ha dovuto tenere conto della mozione di sfiducia nei confronti della giunta Capelli proposta dal Gruppo «La Valchiavenna prima di tutto». Oregioni, quale candidato alla presidenza, ha motivato le linee generali del nuovo gruppo con un documento programmatico finalizzato ad amministrare per i prossimi 3 anni la Cm.

«La Cm Valchiavenna - ha spiegato Oregioni - deve essere l’ente con il quale Regione Lombardia, e provincia di Sondrio, dialogheranno al fine di sviluppare le varie strategie. Il suo ruolo deve essere centrale, di sintesi e supporto all’interno delle varie realtà comunali al fine di garantire l’equità dei servizi erogati». Il neo presidente prosegue il suo intervento con una accurata analisi delle maggiori peculiarità a cui la Cm dovrà intervenire non trascurando alcun settore. Territorio, viabilità, turismo e attività sportive, aree industriali e artigianali, agricoltura e ambiente, politiche sociali e sanitarie, solo per citarne alcune. Diversi interventi pro e contro, si sono succeduti ognuno dei quali ha cercato di far valere le proprie ragioni all’interno dell’ente montano.

Infine la replica dell’ex presidente Cinzia Capelli è iniziata con un lungo elenco di opere, progetti, bandi e iniziative varie effettuate durante il suo mandato. « Il nostro modus operandi - affermava - è stato agire con l’unico e ultimo fine del benessere e del miglioramento della qualità della vita in Valchiavenna senza distinzioni tra Comuni di maggioranza o minoranza. Purtroppo non c’è stato alcun contributo costruttivo da parte di alcuni amministratori. Nel poco tempo avuto a disposizione nonostante varie difficoltà incontrate riteniamo di avere svolto con onestà e trasparenza il nostro dovere civico. Ci appartiene il motto che bisogna sempre mettersi in gioco - conclude - per il bene della collettività, ma non bisogna mai mettersi in vendita!«