Cusano, profughi nel centro per disabili: famiglie pronte alle barricate

I parenti degli ospiti del Cdd mobilitati per fermare il progetto di accoglienza

Il centro disabili di via Azalee

Il centro disabili di via Azalee

Cusano Milanino (Milano), 27 agosto 2016 - La pausa estiva pareva avere calmato le acque. Ma la tregua è durata poco e sull’ipotesi di realizzare un campo profughi accanto al centro diurno per disabili di via Azalee a Cusano Milanino è ripreso il dibattito che si annuncia parecchio difficile. Già questa mattina i familiari degli utenti del Cdd si incontreranno per confrontarsi sul progetto e mettere a punto gli strumenti più adeguati per opporsi. Per i sindaci di quattro Comuni del Nord Milano, con Cusano in testa, che a luglio hanno messo a punto il piano per la creazione di un centro per l’accoglienza di famiglie e di madri con bambini in fuga dalla guerra, si preannuncia un autunno davvero caldo. Il fronte di chi si oppone all’ipotesi è ampio e pare avere più di un volto. Non soltanto la politica, con la Lega in cima agli oppositori. Ma le stesse famiglie dei 90 utenti della struttura che non ritengono opportuno creare promiscuità tra l’accoglienza di disabili gravi e di profughi in uno stesso luogo, come aveva spiegato in una lettera il rappresentante Roberto Maria Bacci.

Nei giorni scorsi gli amministratori comunali avevano avuto notizia di una imminente riunione del coordinamento dei familiari del Cdd, così hanno scritto una lettera ufficiale per spiegare le motivazioni di questa scelta. La lettera è stata inviata dall’assessore bressese Patrizia Manni (e non dall’assessore cusanese Loretta Recrosio come erroneamente scritto il 25 agosto, ndr), ma rappresenta le posizioni ufficiali di tutte le amministrazioni. A questo i sindaci di Bresso, Cinisello, Cusano e Cormano hanno unito anche l’invito a partecipare a una riunione in programma il primo settembre alle 18 nella sede del Cdd di via Azalee. Le riunioni saranno dunque due, a distanza di pochi giorni l’una dall’altra. Insomma, il dibattito sul nuovo centro profughi è appena cominciato, ma sta già scivolando in un insidioso braccio di ferro tra le amministrazioni e i cittadini. I sindaci accusano il coordinamento di rifiutare il confronto su questo tema. Dall’altra parte gli utenti del Cdd accusano i Comuni di aver agito tenendo all’oscuro la città di Cusano su quanto si stava progettando. Sullo sfondo c’è un progetto, al momento è solamente un’ipotesi, che prevede di impegnare uno degli edifici del complesso di via Azalee (oggi inutilizzato) per trasformarlo in residence per i profughi.

All'interno si prevede di alloggiare tra i 30 e i 40 migranti, con l’indicazione che siano nuclei familiari completi o donne con bambini. L’intervento ha già ottenuto il via libera del Comune di Milano, che è proprietario dello stabile, e della Prefettura. Tuttavia, per poterlo avviare i sindaci dovranno affidarne la gestione a una cooperativa da selezionare tra quelle che già operano per l’accoglienza.