Profughi, 40 posti a Cusano Milanino

Rotti gli indugi, i sindaci rispondono all'appello di Milano: spazi subito disponibili nel centro disabili

Migranti (LaPresse)

Migranti (LaPresse)

Cusano Milanino (Milano), 9 agosto 2016 - Il Nord Milano pronto ad accogliere nuovi profughi. La meta sarà nel quartiere di Milanino. Così il sindaco di Cinisello Balsamo Siria Trezzi ha risposto all'appello del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del Prefetto Alessandro Marangoni per l'accoglienza di parte dei nuovi migranti in arrivo a Milano. "Abbiamo trovato una struttura libera sul territorio di Cusano e l'abbiamo proposta al Prefetto - ha spiegato il sindaco di Cinisello Siria Trezzi che sta seguendo la questione anche a nome dei colleghi di Cusano Milanino, Bresso e Cormano - E' una struttura di proprietà del Comune di Milano, attualmente in affitto a noi, che potrebbe ospitare fra i 30 e i 40 migranti. E' adatta comunque per accogliere famiglie, donne e bambini". Il nuovo centro di accoglienza, che potrebbe essere disponibile già entro pochi giorni, è stato individuato in un edificio del complesso di via Azalee, nel quartiere di Milanino, che già ospita il Centro Diurno Disabili (Cdd) del Nord Milano.

Gli edifici sono gestiti dall'Azienda Speciale Insieme per il Sociale", di proprietà dei quattro comuni del Nordmilano. I nuclei verrebbero acolti in un edificio che attualmente è in disuso. 

La nostra è una proposta d'ambito, quindi dei Comuni di Cinisello, Cormano, Cusano e Bresso - spiega Trezzi - tenendo conto che sui nostri territori abbiamo giù l'hub nel Parco Nord che ospita 500 migranti. Stiamo facendo uno sforzo importante, considerando che nei nostri Comuni ospitiamo già altri profughi: a Cinisello ci sono 65 migranti, e siamo disponibili ad aumentare ancora i posti di una decina. Adesso il tema è di organizzarci con la struttura a Cusano in questo periodo: ci siamo già attivati per trovare l'ente gestore".

In questa giornata dominata dagli appelli all'accoglienza, il sindaco Trezzi interviene anche sulle polemiche che si stanno scatenando in queste ore sull'emergenza a Milano e sull'ospitalità sul territorio "credo che se ognuno facesse la sua parte - sottolinea Trezzi - la situazione sarebbe più facilmente risolvibile: siamo 140 Comuni, con uno sforzo condiviso e diffuso, se ciascuno si attivasse con senso di responsabilità, il problema avrebbe altre dimensioni. E' vero che i comuni non sono tutti uguali, alcuni sono più ricchi altri meno, ma se si dice solo 'no, non li vogliamo' il problema ricade semplicemente sui cittadini di un altro Comune. Cinisello accoglie già molti stranieri ma non ci siamo sottratti".