Piano: "Sollevai il caso Carroponte. Ma tre anni fa fui ignorato"

L’ex assessore al Demanio della giunta Chittò sui 269mila euro non pagati

Il Carroponte

Il Carroponte

Sesto San Giovanni (Milano), 25 luhlio 2017 -La vicenda della maxi bolletta del Carroponte, mai incassata dal Comune, era già stata sollevata tre anni fa. Si chiese addirittura una riunione di Giunta ad hoc. Riunione che non venne mai convocata. A rivelarlo è Sandro Piano, capogruppo della Lista popolare X Sesto, all’epoca assessore al Demanio dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Monica Chittò. «Ricordo, e conservo ancora il carteggio, che ho sollecitato i miei colleghi titolari delle deleghe a Bilancio, Cultura e Giovani e Ambiente a valutare la possibilità dei crediti vantati nei confronti degli operatori che gestivano le strutture culturali della città, come il Carroponte». La neo Giunta di centrodestra, durante la revisione del conto economico dell’ente, ha così scoperto la mancata riscossione di 269mila euro di energia elettrica.

Le fatture sono state pagate dal municipio, come da convenzione, ma la cifra non è mai stata richiesta ad Arci, che dal 2010 gestisce l’arena estiva e concertistica del Carroponte. La copertura della spesa, per l’energia elettrica, sarebbe stata addebitata all’operatore solo ai primi di luglio dal dirigente comunale. Arci sceglie di non replicare sulla vicenda, lasciando l’onere alla precedente amministrazione. Piano, l’unico per ora a farsi avanti, non solo conferma ma rilancia. «E’ bene che emergano queste verità in chiave di legalità e trasparenza, senza sconti per nessuno. Invito la Giunta a proseguire su questa strada come ho fatto nel breve periodo in cui sono stato assessore al Demanio. In poco più di un anno e mezzo ho avviato le prime azioni di lotta alla morosità per l’edilizia residenziale pubblica e fatto emergere la verità su alcuni complessi immobiliari come Bibbona. Ho bloccato anche alcune iniziative sui beni demaniali perché, a mio avviso, non erano economicamente vantaggiosi per le casse pubbliche e, quindi, per la città. Il sindaco non mi ostacolò. Invece, avevo contro buona parte della sinistra».

È proprio in quel momento, che Piano invia una mail alle colleghe. «Visto il percorso virtuoso sulla morosità, a fine 2014 chiesi agli altri assessori di fare altrettanto. Nella comunicazione li pregavo di valutare la possibilità di inserire i crediti vantati dal Comune verso Mage, Spazio Mil, SpazioArte e Carroponte, la cui competenza ricadeva nei loro settori. Chiesi una riunione di Giunta ad hoc. Nessuno mi ha mai dato risposta». L’ex assessore al Demanio non solo conferma le mancate fatture emesse per Carroponte, ma allarga anche il cerchio alle altre strutture, come il Mage, per un periodo gestito proprio da Arci, e lo Spazio Mil. L’unico recupero crediti, con tanto di contenzioso giudiziario, venne avviato nei confronti della cooperativa dell’ex bar di SpazioArte, poi sfrattata e condannata al risarcimento di spese e canone.