Carroponte, scoppia il caso bollette

Sesto, la nuova giunta di centrodestra chiede il conto mai riscosso dai predecessori

L'arena di via Granelli

L'arena di via Granelli

Sesto (Milano), 24 luglio 2017 - Mancata  riscossione delle utenze per oltre 250milia euro. Tanto quanto vale uno sfalcio dell’erba annuale in tempi magri. Il conto non saldato è quello per l’energia elettrica del Carroponte, l’arena estiva che l’8 giugno ha inaugurato la sua ottava stagione sotto la gestione di Arci e Consorzio Eventi e Trenta. La convenzione, stipulata tra l’amministrazione e il concessore della struttura di via Granelli, prevede il pagamento da parte del Comune e poi il rendiconto ad Arci per il rimborso delle spese sostenute. Un’operazione che, secondo la neo Giunta di centrodestra, non sarebbe mai stata eseguita in questi anni. L’unica fattura sarebbe partita dal dirigente comunale solo ai primi di luglio, vale a dire dopo il ballottaggio e il cambio di colore in piazza della Resistenza. A rendere noto l’importo non incassato è Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica.

«Peccato he ai gestori, cioé ad Arci, in questi anni non sia stato chiesto di pagare le utenze per 269mila euro. Ovviamente l’ex sindaco Monica Chittò si è dimenticata di chiedere i soldi come per la moschea. Statene certi, pagherete tutto fino all’ultimo, ex amministratori, e con gli interessi. Non faremo sconti. I soldi sono dei cittadini». Oltre che il saldo richiesto ad Arci, Lamiranda lascia così intendere la predisposizione di una segnalazione in Corte dei Conti per le cifre mai richieste e sostenute dalle casse pubbliche.

L’assegnazione della gestione del Carroponte era stata effettuata attraverso un bando pubblico nel 2010. Lo spazio vede oltre 100 giorni di programmazione estiva tra concerti, cinema all’aperto, teatro, laboratori per i bambini, presentazioni librarie e altre manifestazioni. Tre palchi, oltre 450mila spettatori e circa 100 lavoratori. Tra le citazioni, anche la targa Mei 2010 per il club live italiano italiano: il premio era stato affidato dal Meeting degli indipendenti, che ogni anno raduna tutte le migliori produzioni indie italiane. Proprio per il successo dell’area, negli anni scorsi Paolo Vino (oggi Lista popolare X Sesto) e Alessandra Aiosa (neo caporgruppo dei Cittadini di Sesto tra i banchi della maggioranza) avevano puntato il dito contro il canone di concessione. Un affitto troppo basso «per le potenzialità commerciali ed economiche del Carroponte. In questo modo il Comune non valorizza neanche il suo patrimonio e svende i suoi gioielli di famiglia». L’anno prossimo la convenzione scadrà. «Ora la priorità è attivare le procedure di recupero e contestazione, che nessuno fino a oggi ha attivato perché queste erano le direttive – sottolinea Lamiranda -. Nei prossimi giorni la questione sarà approfondita».