Bresso, al campo volo? "Concerti ed eventi"

La proposta alternativa di due fratelli imprenditori è in corsa al bando Enac per la gestione dell’aeroporto

I fratelli Umberto e Mauro Bertolotti

I fratelli Umberto e Mauro Bertolotti

Bresso (Milano), 31 gennaio 2018 - Umberto, ingegnere aerospaziale prestato all’elettromeccanica, si può dire sia nato su un aereo. Per giunta, acrobatico. Marco segue solamente a distanza le passioni del fratello maggiore. Insieme, gestiscono l’azienda di famiglia, la Ceb, che per ironia della sorte sorge in un lembo di terra incastonato nel Parco Nord, proprio sulla linea di decollo dell’aeroporto di Bresso. Insieme, hanno deciso di partecipare alla gara d’appalto bandita da Enac nel dicembre scorso per l’affidamento in gestione del campo volo. La loro proposta, firmata Ceb (l’azienda familiare che produce impianti elettrici sofisticati per la nautica), è tra le quattro consegnate a Enac nei tempi previsti e giudicate accoglibili. Se la dovranno vedere, tra gli altri, con l’Aeroclub Milano che a sua volta ha avanzato una proposta di gestione che punta a trasformare l’aeroporto di Bresso in una scuola di volo ultra moderna. "Siamo orgogliosi della nostra proposta – raccontano Umberto e Mauro Bertolotti  – perché si differenzia da tutte le altre e offre una chiara prospettiva di evoluzione dello scalo con l’obiettivo di preservarne la vocazione turistica".

La loro ricetta è piuttosto originale ma sulla carta estremamente funzionale: "Questo aeroporto ha molte aree oggi inutilizzate – spiegano –. Il nostro obiettivo è renderle fruibili per attività di aggregazione ed eventi che possano offrire introiti certi, senza il bisogno di potenziare le attività di volo e di introdurre voli commerciali". Si va dai concerti ai mercatini. Sagre, e mostre e soprattutto eventi privati che potrebbero giovarsi del fascino di essere immersi in uno scenario unico. L’aeroporto ha una storia ultracentenaria e le aree ancora vocate alla funzione di campo volo custodiscono enormi cimeli.

"Vogliamo garantire l’attuale attività turistica e didattica, attraverso un utilizzo alternativo delle aree non direttamente dedicate al volo", dicono i fratelli Bertolotti. In questo non si sentono in concorrenza con Aeroclub Milano. "La nostra è una proposta sicuramente alternativa – precisa Alberto - ma presuppone che le attuali attività siano conservate. Io stesso sono un socio dell’Aeroclub Milano, dunque non ritengo di essere in concorrenza con loro". Il bando si è chiuso il 5 gennaio e la decisione di Enac potrebbe arrivare già nei primi giorni del prossimo mese.