Cesate, a scuola arriva la scabbia

Un caso alla primaria Luinetti. Il sindaco: nessun allarme

Il sindaco Giancarla Marchesi

Il sindaco Giancarla Marchesi

Cesate, 19 novembre 2014 - Un caso di scabbia alla scuola primaria Luinetti di via Bellini mette allarme tra i genitori. Quello dell’istituto comprensivo di Cesate è il primo caso che si verifica in città, probabilmente nella zona. 

«Il bambino non frequenta la scuola da dieci giorni, la situazione è assolutamente sotto controllo – dichiara il sindaco Giancarla Marchesi, informata dalla scuola e dell’Azienda sanitaria della situazione –. Ai genitori dei bambini che frequentano la scuola voglio dire che non ci sono motivi per allarmarsi». Una lettera dell’Asl Milano 1, Dipartimento di prevenzioni di Garbagnate Milanese, e una mail dell’istituto comprensivo «Giovanni XXIII» di via Venezia hanno avvisato genitori e rappresentanti di classe dell’accaduto. Tutti sono stati invitati a controllare il palesarsi di eventuali eruzioni cutanee o arrossamenti sospetti sui figli fino almeno a metà dicembre, in quanto il periodo di incubazione del parassita che trasmette la malattia può arrivare anche a sei settimane dal contagio

Il bambino affetto da scabbia è già stato visitato da uno specialista dermatologo e sta effettuando da giorni tutte le cure necessarie. Non sarà nemmeno necessaria una disinfezione dei locali scolastici. Nel comunicato diramato dall’Asl viene anche specificato che l’infestazione della pelle non è grave ed è generalmente poco contagiosa, si trasmette solo con contatti pelle a pelle ripetuti e prolungati. La trasmissione non è infatti frequente fuori dall’ambito familiare, ma in caso di dubbi è comunque sempre meglio rivolgersi al proprio medico curante. Tutto è iniziato una decina di giorni fa, quando è emerso il primo caso di questa particolare patologia, non pericolosa ma fastidiosa, causata da un acaro che va ad attaccare la pelle e genera pruritoL’Azienda sanitaria, per evitare la diffusione della malattia, si è subito attivata inviando una comunicazione a tutte le famiglie affinché possano far eseguire ai bambini una semplice profilassi per evitare altri casi di contagio. Le autorità riferiscono che «si tratta di un episodio singolo e sporadico e di natura strettamente familiare».