Costringevano le ragazze a prostituirsi con botte e minacce: cinque arresti

Le ragazze, 20 in totale, dovevano consegnare il denaro guadagnato a fine giornata. Il fatturato medio finito nelle mani dell’organizzazione era di circa 200mila euro al mese

Sfruttamento della prostituzione

Sfruttamento della prostituzione

Rho (Milano), 6 novembre 2014 -  I Carabinieri della Stazione e della Compagnia di Rho hanno portato a termine una complessa attività d’indagine durata oltre due anni, che ha consentito di sgominare un’organizzazione che gestiva lo sfruttamento di numerose prostitute fra i comuni di Milano, Rho, Vanzago e Pregnana MilaneseL’operazione si è conclusa con l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, tutti rumeni, rintracciati grazie ad un maxi controllo del campo nomadi di via Silla.  Le ragazze, 20 in totale, venivano costrette con minacce e percosse a prostituirsi e a consegnare a fine giornata il denaro guadagnato. Il fatturato medio finito nelle mani dell’organizzazione era di circa 200mila euro al mese. I componenti del sodalizio si occupavano anche del reclutamento e trasferimento in Italia delle giovanissime Rumene. Nella maggior parte dei casi le donne raggiungevano l’Italia a bordo di normali bus di linea, che settimanalmente facevano capolinea alla stazione di Molino Dorino a Milano. 

Le indagini sono iniziate dieci mesi fa, quando i carabinieri hanno trovato una romena in lacrime, sul ciglio della Poglianasca, la statale che collega Rho con Pogliano Milanese, in attesa del prossimo cliente. La 18enne ha raccontato ai due militari  di essere arrivata in Italia da Bals con un autobus di linea e la promessa di un lavoro stabile come impiegata. Invece, ad accoglierla a Molino Dorino c'erano dei rom che vivono nel campo abusivo di via Silla. Le hanno tolto i documenti, l'hanno minacciata, picchiata e poi costretta a prostituirsi. Ogni giorno doveva incontrare almeno dieci clienti e dare tutti i soldi che guadagnava, a partire da un minimo di 30 euro a prestazione, ai suoi aguzzini in cambio di un tozzo di pane e un letto in una baracca. È stata la denuncia di questa ragazza che ha dato il via all'inchiesta dei carabinieri di Rho che ieri hanno arrestato quattro uomini e una donna per concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di venti ragazze tra i 18 e i 25 anni, quasi tutte provenienti dallo stesso paese rumeno della denunciante. 

In base a quanto ricostruito dai militari, coordinati prima dal pubblico ministero Ester Nocera e poi da Enrico Pavone quando la collega si è trasferita in un'altra procura, i cinque rumeni portavano le ragazze a prostituirsi sulla strada. In zona San Siro a Milano, nei pressi dell'ippodromo; in via dei Fontanili a Rho e poi ancora a Pogliano Milanese, Vanzago e Pregnana Milanese. Ogni volta che si allontanavano con un cliente, le prostitute dovevano avvertire per telefono gli indagati, che le tenevano sotto controllo anche girando in auto per le strade in cui le lasciavano. L'incontro non doveva durate un tempo eccessivo, per aumentare il numero di clienti e a fine giornata le ragazze dovevano consegnare tutti l'incasso. I militari hanno stimato in circa 200mila euro al mese il provento dello sfruttamento.

Gli arresti ordinati dal gip Maria Vicidomini sono stati eseguiti ieri all'alba, con un blitz al campo nomadi abusivo di via Silla che ha visto l'impiego di ottanta militari. Tre degli indagati sono stati trovati all'interno del campo. Un altro è invece stato localizzato mentre stava partendo per la Spagna e un altro rumeno  rintracciato a Milano. Nel corso dell'operazione al campo abitato da un centinaio di zingari, i militari hanno controllato 76 adulti, trovandone due colpiti da provvedimento di espulsione e quattro destinatari di provvedimenti amministrativi. Sono stati, inoltre, sequestrati 55 chilogrammi di cavi in rame, due set completi di cerchi in lega di Audi e Mercedes, due macchine del caffè Lavazza ancora imballate e quattro taniche di gasolio per un totale 100 litri che secondo i militari sono provento di furto. Per l’occasione, sono stati impegnati 80 militari in totale, con il supporto della Compagnia d’Intervento Operativo del 3° Battaglione Mobile di Milano. I cinque arrestati sono stati condotti nel carcere di San Vittore.