Garbagnate, allarme legionella al centro sportivo: nessun contagiato ma tanti divieti

Chiusi gli spogliatori con le docce e in via precauzionale vietato anche il consumo di acqua dai rubinetti

Il sindaco Daniele Barletta

Il sindaco Daniele Barletta

Garbagnate Milanese (Milano), 14 ottobre 2017 - Allarme legionella al centro sportivo comunale di Garbagnate. Chiusi gli spogliatoi con le docce e in via precauzionale vietato anche il consumo di acqua dai rubinetti. A causa dell’emergenza sanitaria slittano le partite di calcio e sui social scatta la paura di contagio fra i centinaia di iscritti delle associazioni sportive e per gli studenti del liceo Russell che svolgono le ore di ginnastica al centro sportivo di via Montenero. Pronta la replica del Comune che chiarisce che l’interruzione è stata decisa a titolo precauzionale.

«Il problema è stato scoperto grazie a un campionamento delle acque che, come prassi, Ats svolge regolarmente in tutti i centri sportivi – si legge nella nota – Si è trattato quindi di una verifica di routine, che non riguarda solo Garbagnate, né è frutto di malori accaduti. I centri sportivi, infatti, sono monitorati perché hanno serbatoi ad accumulo, e la legionella pneumophila si sviluppa proprio nei serbatoi. Non c’è quindi alcun rischio che il problema si estenda al resto della città». Mercoledì il sopralluogo con gli ingegneri idraulici della Ned e i tecnici dell’Ats, da qui l’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua calda (la legionella si sviluppa per vapore). L’acqua fredda è invece disponibile per servizi igienici e per il lavaggio delle mani, mentre è stato posto divieto temporaneo e precauzionale di berla».

Aggiunge l’Ats Città Metropolitana: «I campionamenti effettuati non hanno relazione con alcun caso di legionellosi notificato ma rientrano nei regolari controlli effettuati da ATS, in base al Piano annuale dei controlli». L’Ats precisa che «la legionella è un batterio molto diffuso che vive bene in ambiente umido, si trasmette per via aerea inalando particelle di acqua aerosolizzata come avviene durante la doccia o in ambienti climatizzati. Può capitare infatti che la legionella si accumuli nelle autoclavi degli impianti di distribuzione dell’acqua potabile di case o alberghi o ospedali, oppure nei filtri per l’umidificazione presenti nei climatizzatori e, attraverso le goccioline di aerosol che si formano, raggiunga i polmoni. La legionella non si trasmette da un ammalato ad un altro soggetto, né bevendo acque che la contengano».

I divieti proseguiranno «fino a quando non verrà effettuata la bonifica dell’impianto idrico da parte della ditta specializzata – prosegue la nota della municipalità – Una ulteriore analisi verrà svolta dopo tre settimane dalla bonifica. Nel mentre, sono già stati presi accordi con le società sportive che utilizzano il centro, affinché vengano recuperate le partite con turni infrasettimanali». I sintomi iniziali della legionella sono tosse secca, febbre, mal di testa e alle volte diarrea, per curarla ci sono antibiotici specifici.