Raphael ha smesso di lottare: ora s’indaga per omicidio colposo

Sospese le attività al teatro. Raphael Schumacher, 27 anni, sabato notte mentre inscenava il disagio esistenziale di un 15enne con l’uso di una corda al teatro Lux a Pisa è rimasto appeso dai due ai cinque minuti. Un’impiccagione che da finta si è trasformata in vera lasciando il giovane attore di Como (originario di Varese), senza ossigeno

Raphael Schumacher

Raphael Schumacher

Brunate,5 febbraio 2016 - L'abbraccio di parenti e amici, poi le macchine che vengono spente una dopo l’altra. Cinque giorni di battaglie e speranza. Un filo sottilissimo che si è spezzato intorno alle 14 di ieri con la comunicazione ufficiale dell’ospedale Cisanello. «È cominciata la procedura di dichiarazione di morte cerebrale». Procedura che si è conclusa in tarda serata. E che ora apre nuovi scenari nelle indagini. Raphael Schumacher, 27 anni, sabato notte mentre inscenava il disagio esistenziale di un 15enne con l’uso di una corda al teatro Lux a Pisa è rimasto appeso dai due ai cinque minuti. Un’impiccagione che da finta si è trasformata in vera lasciando il giovane attore, originario della provincia di Como, senza ossigeno. Era stata una neodottoressa, una spettatrice degli otto presenti nella struttura di piazza Santa Caterina, ad accorgersi che qualcosa non andava («ho visto il corpo appeso e tremante») e a cercare di salvare il giovane richiamando l’attenzione degli altri. L’artista di grande talento, così lo descrivono i colleghi e anche i suoi maestri, tra cui Claudio De Maglio, direttore dell’accademia di arte drammatica ‘Nico Pepe’ di Udine dove si era diplomato a novembre.

La procura aveva aperto da subito un fascicolo per lesioni colpose contro ignoti valutando, anche in base ai risultati del sopralluogo Asl, gli aspetti relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ipotesi di reato che si va trasformando adesso in omicidio colposo e che porterà, molto probabilmente, all’autopsia. «Allo stato non ci sono indagati», avevano detto il procuratore Alessandro Crini e il sostituto Giancarlo Dominijanni durante la conferenza stampa di lunedì. Saranno, appunto, i rilievi della scientifica - a seguire le indagini è la squadra mobile - e dell’Azienda sanitaria locale a rilevare qualche particolare in più. Quello che è emerso fino a ora è che il ragazzo aveva cambiato il finale del suo monologo all’ultimo optando per la corda anziché la pistola. Sconvolti i gestori del teatro, sotto sequestro da quel sabato notte, che hanno annunciato tramite la pagina fb dedicata alla struttura pisana che sospenderanno ogni attività «in seguito all’imponderabile tragedia» rimborsando i biglietti già venduti per la stagione.