Aggrediti in casa da tre rapinatori. Serata di terrore a Montù Beccaria

Magro il bottino ottenuto dai malviventi: 300 euro in contanti di Pierangela Ravizza

Nel mirino una casa isolata tra due frazioni

Nel mirino una casa isolata tra due frazioni

Montù Beccaria, 25 febbraio 2015 - In balìa di tre malviventi mascherati e di cui uno armato con un’arma da taglio (forse un taglierino) che li hanno derubati di poco più di 300 euro in contanti. La rapina è avvenuta l’altra sera, poco prima delle 20, in un’abitazione situata fra le frazioni di Poggiolo e Bergamasco del comune di Montù Beccaria.

E’ un luogo abbastanza isolato, non più di un paio di case nelle vicinanze: un obiettivo, quindi, facile per i malviventi e di cui è stata vittima una coppia, marito e moglie, Gianluigi C., 58 anni e Daniela M.F., 50 anni, originari della provincia di Milano e Varese e che si sono stabiliti in Oltrepo Pavese alla ricerca, ironia della sorte, di quiete e tranquillità. Quando mancava poco alle 20 ed assieme alla moglie stava guardando la televisione, l’uomo ha sentito dei rumori provenienti piano inferiore di casa. Pensando si trattasse di un colpo di vento che aveva sbattuto una porta è sceso per sincerarsi cosa stesse accadendo, quando è stato bloccato da uno sconosciuto che lo ha letteralmente placcato alle spalle, tappandogli la bocca con una mano. Poi sono spuntati altri due complici ed i tre rapinatori sono saliti in casa dove c’era anche la moglie. La coppia è stata costretta a rimanere seduta sul divano, sorvegliata da uno dei banditi mentre gli altri due hanno rovistato in tutte le stanze alla ricerca di oggetti preziosi. Minacce blande, anzi, pare che ad un certo punto, uno dei malviventi abbia cercato anche di rassicurare la coppia, ma sufficienti a farsi consegnare anche la chiave della cassaforte.

Il bottino è stato modesto: circa 300 euro che marito e moglie avevano nei rispettivi portafogli ed alcuni monili in oro. Ultimata la razzia, il terzetto di rapinatori si è dileguato nel buio, non prima di essersi impossessato dei telefoni cellulari e del fisso, poi ritrovati in giardino. La coppia, una volta libera, è riuscita a dare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Montù Beccaria agli ordini del maresciallo Gaetano Rizzeri ed i militari del nucleo radiomobile di Stradella. Stando alle prime risultanze delle indagini ancora in corso, i carabinieri hanno accertato che era stata scardinata una porta posteriore della casa ed i rapinatori pare fossero travisati in modo rudimentale, usando pare, maniche di maglioni forate per consentire di vedere. La dinamica ha qualche analogia (ma non ci sono conferme) con un’altra rapina avvenuta a Stradella, in via Po.