Minacciato con la pistola per un parcheggio: "Vattene o ti ammazzo". Paura per un consigliere

Il consigliere comunale Sergio Maggi ha fatto notare a una donna di non poter sostare in un'area verde. Lei ha puntato una pistola contro di lui e la moglie: "Andate via, ho già tanti problemi" di Manuela Marziani

Il consigliere comunale Sergio Maggi (Torres)

Il consigliere comunale Sergio Maggi (Torres)

Pavia, 19 luglio 2014 - Una pistola puntata contro per aver solo fatto notare a una coppia che aveva parcheggiato dove non avrebbe potuto. Il giorno dopo aver vissuto una terribile avventura, Sergio Maggi si sente quasi un sopravvissuto che può raccontare quanto gli è accaduto in zona Cascina Pelizza. «Erano le 18,30 di giovedì — ha detto Maggi, ex vice presidente del consiglio comunale e oggi consigliere del Pd — e stavo portando il mio cane a fare una passeggiata vicino a casa. Passando dal parco Sicurani ho visto che nella zona destinata a verde era parcheggiato un vecchio modello di Ford Fiesta grigio metallizzato con una donna al posto di guida e un uomo di colore accanto. Proprio lì il mio cane si è fermato per fare i suoi bisogni che ho raccolto». E quello è stato il casus belli perché il consigliere comunale nello scusarsi, ha fatto notare alla coppia che non poteva sostare in quell’area verde. Non l’avesse mai fatto. «Mentre raggiungevo il cestino per buttare il sacchetto — ha aggiunto Sergio Maggi — la donna mi ha raggiunto con in mano una pistola semi automatica e ha cominciato a minacciarmi. “Devi farti gli affari tuoi. Ho già tanti problemi io”. Non credevo d’averle detto nulla di offensivo, ma capivo che era agitata. Proprio mentre tentavo di calmarla, però, mia moglie è uscita dal cancello che si affaccia sull’area verde ed è intervenuta. Lei non vedeva che la donna era armata, pensava stesse semplicemente discutendo con me e ha ribadito che in quel punto non potevano parcheggiare».

La donna, 40enne che indossava un abitino elegante e portava i capelli legati con una coda di cavallo, non ha gradito l’intromissione. “Vai dentro — le ha urlato — ho già tanti problemi io”. Solo a quel punto la moglie del consigliere si è accorta che aveva in mano una pistola e ha provato a dirle “Se hai dei problemi possiamo provare a risolverli”. Lei però non ha sentito ragioni: “Vai dentro o ti ammazzo” e quando le ha fatto notare che c’era fuori il gatto ha replicato “Non voglio fare niente al gatto, ammazzo te se non stai zitta”.

Poi la 40enne è risalita in auto e se ne è andata. A Maggi non è rimasto che chiamare il 113, ma l’auto ormai era lontana. «Purtroppo non ho avuto la prontezza di prendere il numero di targa — ha aggiunto —, se ci fossero state delle telecamere avrebbero potuto riprenderla. Chiederò all’assessore alla Mobilità Davide Lazzari di collocarle. È irragionevole ritrovarsi con una pistola puntata contro per una semplice osservazione».