E' morto Aldo Maugeri, presidente della Fondazione di Pavia

A darne notizia è stata la stessa struttura in un comunicato. "In carica dal 18 aprile 2012 ha strenuamente lavorato per continuare ad operare in tutto il territorio nazionale ai livelli di eccellenza nell' assistenza e nella ricerca scientifica, anche nei momenti piu' difficili"

Clinica Maugeri a Pavia

Clinica Maugeri a Pavia

Pavia, 29 luglio 2014 - E' morto all'eta' di 68 anni l'avvocato Aldo Maugeri, nato a Milano, presidente della Fondazione Maugeri di Pavia da quando l’inchiesta sui fondi neri aveva privato la struttura dei suoi vertici.  A darne notizia è stata la stessa struttura in un comunicato.

"In carica dal 18 aprile 2012 - spiega il comunicato - ha strenuamente lavorato per permettere alla Fondazione fondata nel 1965 dal padre, Prof. Salvatore Maugeri, di continuare ad operare in tutto il territorio nazionale ai livelli di eccellenza nell' assistenza e nella ricerca scientifica. Anche nei momenti piu' difficili per questa Fondazione ha sempre operato con l'intento di salvaguardare l'occupazione dei suoi 3500 dipendenti e la qualita' del loro lavoro riconosciuta da pazienti ed istituzioni".

Nato a Milano l'8 luglio 1946. Laurea in giurisprudenza presso l’Università di Pavia, dal 1976 al  2011 Assistente Ordinario alla Cattedra di Diritto Commerciale della Facoltà di Giurisprudenza  dell’Università di Pavia. Iscritto all’Albo degli Avvocati di Milano dal 1971 e all’Albo dei Patrocinanti  in Cassazione dal 1993. Docente dal 2005 presso School of Law dell’Università Bocconi di Milano  e dell’Università di Pavia. Senior Partner presso Studio Legale Maugeri e Associati. Dal 18 aprile  2012 era Presidente dell’IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri. Senior partner dello Studio legale Maugeri e Associati, in questi anni si è dedicato completamente alla fondazione sanitaria che dà lavoro a 3500 tra medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari in sette regioni. Proprio lunedì la Fondazione Maugeri aveva annunciato ai sindacati la decisione di sospendere per il momento l'applicazione ai dipendenti del contratto della sanita' pubblica al posto di quello della sanita' privata (con conseguente taglio degli stipendi), accettando l'apertura di un tavolo di confronto che consenta di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi (un passaggio necessario dopo che il bilancio 2013 si e' chiuso con un consistente passivo).