Esplode bombola del gas, tornano a casa le famiglie sfollate

"Mia figlia è stata “miracolata”, rientrata a casa passando proprio davanti al muro crollato pochi istanti prima dell’esplosione. Lo stesso ragazzo dell’appartamento se l’è cavata con ferite tutto sommato lievi. I danni ci sono, ma quelli si sistemeranno" di Stefano Zanette

I Vigili del fuoco al lavoro dopo l'esplosione (Torres)

I Vigili del fuoco al lavoro dopo l'esplosione (Torres)

Pavia, 19 ottobre 2014 - Dopo due notte passate fuori di casa, sono rientrate nei loro appartamenti le 6 famiglie sgomberate dal condominio in via San Pietro in Verzolo per l’esplosione di mercoledì pomeriggio. Resta invece non solo inagibile ma ancora sotto sequestro l’appartamento dell’esplosione provocata dal gas, con il giovane inquilino ancora trattenuto in osservazione nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Voghera. «Siamo felicissimi di essere tornati a casa» commenta Massimo Braghieri, che ha vissuto la brutta esperienza nel duplice ruolo di sfollato e di coordinatore dei volontari della Protezione civile di Pavia. L’appartamento dove abita con la moglie e la figlia è proprio sullo stesso pianerottolo, al quinto piano, di quello nel quale s’è verificata l’esplosione. «Per quello che poteva succedere — dice Braghieri — diciamo che è andata bene. Mia figlia è stata “miracolata”, rientrata a casa passando proprio davanti al muro crollato pochi istanti prima dell’esplosione. Lo stesso ragazzo dell’appartamento se l’è cavata con ferite tutto sommato lievi. I danni ci sono, ma quelli si sistemeranno». 

Oltre al muro crollato dell’appartamento ancora sotto sequestro, le perizie successive all’inagibilità subito dichiarata dai vigili del fuoco hanno constatato che non ci sono danni strutturali allo stabile. E così degli otto appartamenti che erano stati sgomberati, a parte appunto quello dell’esplosione e anche un altro, che è disabitato, sono stati restituiti agli inquilini, rientrati già nella tarda serata di venerdì. «È stata una lotta contro il tempo delle procedure burocratiche — conferma Braghieri — ma ce l’abbiamo fatta a rientrare per il fine settimana, dopo due notti passate in un appartamento messo a disposizione dalla parrocchia della Sacra Famiglia, che ringrazio ancora». Negli appartamenti sgomberati erano però state bloccate le utenze dei servizi e la situazione non è ancora del tutto tornata alla normalità. «Abbiamo un collegamento provvisorio dell’energia elettrica — conferma Braghieri — che però verrà riprisinato completamente lunedì mattina. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) hanno riallcciato il gas, l’acqua c’era già quando siamo rientrati. Ora si tratta di programmare con l’amministratore del condominio i lavori necessari, ma l’importante è essere tornati a casa».

stefano.zanette@ilgiorno.net