Inseguiti dai carabinieri e bloccati nei campi

Processati per direttissima, sono stati condannati e rilasciati

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

La donna si è rivolta in due occasioni ai carabinieri (Archivio)

Pavia, 29 marzo 2017 - Ieri sono stati protagonisti di una fuga per i campi, inseguiti dai carabinieri, che li hanno bloccati solo dopo una violenta colluttazione. Oggi sono stati condannati per direttissima a 10 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena. Sono dunque stati rilasciati, anche se con provvedimenti di divieto di dimora e di ritorno nel comune di Pavia.

I militari della Compagnia di Pavia, comandata dal capitano Gianluca Galiotta, avevano notato i due sospetti dirigersi a piedi verso la campagna alla periferia Nord della città, nella zona di Mirabello. Alla vista dei carabinieri i due hanno iniziato una fuga per i campi, terminata a qualche chilometro di distanza, nelle vicinanze di Cascina Porta Chiozza, nel comune di San Genesio, dopo Ponte Carate e Comairano, poco prima di Sant'Alessio con Vialone e Lardirago. Solo grazie all'arrivo in supporto di un secondo equipaggio di carabinieri i due sono stati intercettati e bloccati dopo una colluttazione. Identificati, 34enne di nazionalità algerina e 29enne marocchino, entrambi irregolari sul territorio nazionale, sottoposti a perquisizione, non sono stati trovati in possesso di nulla. Il sospetto è che potesse trattarsi o di spacciatori o di ladri. In quelle zone di campagna spesso si danno infatti appuntamento clienti e fornitori di droga. E dalle stesse campagne si accede anche indisturbati alle zone residenziali periferiche, spesso nel mirino dei ladri. Se i due fermati avevano droga o attrezzi per forzare porte o finestre, se ne sono liberati durante la fuga. E sono stati comunque tratti in arresto, ma solo per il reato di resistenza. Trattenuti in caserma per la nottata, questa mattina in Tribunale la condanna per direttissima e il successivo rilascio.