Cascina in mezzo al confine: referendum per un sol uomo

Una cascina divisa tra due comuni e un padre di famiglia che chiede di riunire due residenze sotto la stessa amministrazione: ma per la Regione è necessario indire un referendum di Nicoletta Pisanu

Carlo Balsamo indica il punto in cui passa il confine all'interno della cascina tra Voghera e Corana

Carlo Balsamo indica il punto in cui passa il confine all'interno della cascina tra Voghera e Corana

Voghera, 22 settembre 2014 - Una vicenda che sembra scritta da Samuel Beckett, maestro del Teatro dell’Assurdo. E che spinge Vittorio Balduzzi, il sindaco di Corana, a lanciare un appello: «Deve prevalere il buonsenso. Non è giusto in tempo di crisi spendere soldi per un referendum che non serve». La storia riguarda l’84enne Carlo Balsamo, che abita insieme alla sua famiglia a Cascina Campone, una zona di confine tra i Comuni di Voghera e di Corana. Lì i Balsamo hanno un’azienda agricola che si occupa di foraggio, i campi e le loro case. Per la prossimità del confine, l’abitazione di Carlo si trova in territorio vogherese, quella dei figli Paolo e Cesare è invece a Corana.

Balduzzi spiega: «Desideravano tutti che l’intera cascina fosse sotto lo stesso Comune, per facilitare la burocrazia. La famiglia ha fatto richiesta a Corana nel 2011, noi quindi abbiamo preso accordi con il Comune di Voghera. Gli uffici tecnici e gli amministratori erano tutti d’accordo per far diventare l’area di Corana».

Ma l'iter burocratico si è rivelato insidioso: «Ci siamo dovuti rimettere alla Regione, perché sua è la competenza per la situazione. Gli uffici regionali hanno però sottolineato che, mentre Paolo e Cesare sono residenti a Corana, il signor Carlo risulta di fatto residente a Voghera. Quindi per la Regione è necessario fare un referendum per capire se è d’accordo a spostare la propria residenza a Corana – racconta Balduzzi -. Ma non ha senso, perché era stato lui stesso ad aver fatto richiesta per passare a Corana, ed è l’unico abitante di quell’area».

Presto si deciderà il da farsi: «Il 30 settembre la giunta regionale valuterà se fare il referendum. Io spero si trovi una soluzione alternativa », commenta Balduzzi. Carlo Balsamo ride e dice che è impensabile: «Papà dice basta, si chiede se sia davvero così complicato. Da qualche tempo è venuto ad abitare con noi – spiega il figlio Paolo Balsamo -. I comuni erano d’accordo su cosa fare, solo che la Regione ha chiesto che mio padre esprimesse il suo parere. Papà sarebbe anche pronto ad andare a votare, anche se ritiene che non sia necessario. È solo un cavillo burocratico».