Brugherio, morto l'operaio di 24 anni colpito da infarto al primo giorno di lavoro

Staccata la spina dopo la diagnosi di morte cerebrale, lascia una bimba di 3 mesi

L'azienda di Brugherio dove è avvenuta la disgrazia

L'azienda di Brugherio dove è avvenuta la disgrazia

Brugherio (Monza Brianza), 14 febbraio 2018 - Morte cerebrale. Francesco Calzone non ce l’ha fatta. Nessuna speranza per l’operaio colpito da un attacco cardiaco venerdì scorso, al suo primo giorno di lavoro (per conto di una cooperativa esterna) alla D.n.p. Industriale Srl di via Buozzi 10.

I suoi colleghi erano andati a prendere il caffè e quando erano tornati lo avevano ritrovato a terra vicino al muletto, in arresto cardiaco da non più di una decina di minuti, forse anche meno. Rianimato dagli operatori sanitari inviati d’urgenza, il suo cuore aveva ripreso a battere e ci si era illusi in un decorso positivo. Invece no. Il ragazzo di Sesto San Giovanni, che aveva appena 24 anni e mezzo e aveva una figlia di tre mesi, non si è più ripreso. E ieri pomeriggio i medici sono stati costretti a staccare la spina. Anche l’inchiesta che era stata aperta sull’episodio dalla Polizia locale è stata chiusa: caduta l’ipotesi dell’infortunio sul lavoro, si propende per il malore, nonostante la giovane età e le sin lì ottime condizioni di salute del ragazzo. Ora resta il dolore della sua famiglia.