Monza conta i danni del Boccaccio

Il corteo carnevalesco del centro sociale si è lasciato alle spalle muri e vetrine imbrattati di insulti

I partecipanti al corteo del Boccaccio hanno imbrattato i muri della città

I partecipanti al corteo del Boccaccio hanno imbrattato i muri della città

Monza, 21 febbraio 2018 - Doveva essere, almeno a parole, una sfilata di Carnevale. Carica di tensione, certo, visti gli organizzatori – il centro sociale Foa Boccaccio – e le scintille delle ultime settimane, ma pur sempre una sfilata. E invece è diventata l’occasione, l’ennesima, per imbrattare muri, vetrine e strade della città. Con insulti irriferibili contro le forze dell’ordine e la Giunta di centrodestra. Il corteo che sabato pomeriggio ha circondato Monza, si è lasciato una scia di danni e polemiche. Che già da sabato sera hanno “scaldato” le pagine dei social. Insulti, malcontento, provocazioni, analisi politico-sociologiche.

Qualcuno ha corredato l’amarezza con fotografie che testimoniano gli effetti collaterali del corteo. "Potevano manifestare il loro disappunto verso la nostra Amministrazione senza, però, imbrattare la nostra città", la rabbia del sindaco, Dario Allevi. Perché "è inaccettabile quello che è successo ancora una volta per le strade: sono stati provocati danni alla circolazione, alla tranquillità dei cittadini e alla loro sicurezza". Allevi non usa mezzi termini: "È andato in scena un vergognoso teatrino".  Costerà caro ai monzesi. "Stiamo facendo la conta dei danni, ho già chiesto al vicesindaco (Simone Villa, ndr) di farmi una relazione con anche la quantificazione. Il nostro obiettivo è di intervenire per riparare quello che è stato danneggiato, ma se non riusciremo, immediatamente, a sistemare tutto, certamente interverremo cominciando in base a delle priorità". Il riferimento è alle "scritte che offendono le nostre forze dell’ordine e il nostro Stato". Cominciano con quelle più offensive e "confido di farlo in tempi rapidissimi". Sì, perché è proprio contro poliziotti e carabinieri che i ragazzi del corteo se le sono presa. I più con il volto coperto da maschere per Carnevale e per non farsi riconoscere hanno riempito i muri lungo il percorso da piazza Castello fino a via Mentana passando attorno al centro, con volantini dalle scritte “contro”. Immagini e "momenti fuori dal tempo".

Già nelle scorse settimane, dopo gli scontri avvenuti il sabato mattina fra le bancarelle del mercato, "ho scritto una lettera al prefetto, al ministro e ho presentato una denuncia in Procura". Adesso ci risiamo. Nessuno scontro, fortunatamente. Ma "ora mi auguro che per un po’ non ci siano altri episodi del genere. Speriamo che si siano sfogati abbastanza – auspica il sindaco –. Resta, comunque, la rabbia, il rammarico e il dispiacere". Chiamerà il prefetto di Monza, Giovanna Vilasi, confidando che si torni "a manifestare rispettando le regole". Mica come sabato, quando "addirittura chi guidava il furgone di testa del corteo ha dovuto fermarsi perché era talmente ubriaco che non riusciva più ad andare avanti".