Giro d'Italia, vince l'olandese Tom Domoulin. Terzo Nibali / FOTO

Sul podio canta l'inno, poi commenta: "È incredibile e pazzesco. Non so cosa dire, non l'avrei mai immaginato"

Giro d'Italia 2017, Tom Dumoulin (Afp)

Giro d'Italia 2017, Tom Dumoulin (Afp)

Milano, 28 maggio 2017 - Tom Dumoulin vola nella cronometro finale, da Monza a Milano, ribalta la classifica generale e si prende il Giro d'Italia numero 100: è il primo olandese a a trionfare nella storia della corsa rosa. Dumoulin era partito con 53'' di ritardo da Nairo Quintana e 14'' da Nibali. Ha inflitto un distacco, nella prova contro il tempo di oggi sulla distanza di 29.3 km, di 1'27'' al colombiano. Nibali ha chiuso al terzo posto in classifica generale, per soli 9'' di differenza da Quintana,  secondo. Grande festa rosa in piazza Duomo dove la corsa ciclistica più amata dagli italiani si è conclusa, come da tradizione, dopo la parentesi dello scorso anno con arrivo a Torino.

Tom Dumoulin, vincitore del Giro d'Italia 2017 (Lapresse)
Tom Dumoulin, vincitore del Giro d'Italia 2017 (Lapresse)

 

LE PRIME PAROLE - "E' incredibile e pazzesco. Non so cosa dire, non l'avrei mai immaginato". Sono queste le prime parole di Tom Dumoulin dopo aver conquistato il Giro d'Italia 2017. "Quando ho superato il traguardo mi hanno detto 'hai vinto, hai vinto', poi quando ho visto il monitor sono rimasto di ghiaccio. Sono stato forte e fortunato, Nairo ha fatto una grandissima gara quest'oggi". Durante la cronometro "mi sono sentito bene - ha proseguito - Non volevo sentire indicazioni sui distacco ma dopo che ho passato la metà mi hanno detto di non prendere rischi e ho capito", ha concluso il capitano del team Sunweb. "Per me è stato una specie di spartiacque", confessa Dumoulin, che ha perso peso (tre chili prima del Giro), "per andare più forte in salita". Dumoulin ha conquistato la piazza cantando l'inno sul podio di Milano, in maglia rosa. L'olandese di Maastricht, che nel 2015 vide sfumare all'ultimo la Vuelta vinta da Fabio Aru, ha regalato oggi alla propria nazione il primo successo in una grande corsa a tappe e, nel contempo, ha scritto il nome dell'Olanda nell'albo d'oro del Giro. 

 

SUL PODIO -  Per quanto non abbiano mancato di sorridere, era evidente sui volti del colombiano Nairo Quintana, secondo nella classifica generale; e dell'italiano Vincenzo Nibali, che si è piazzato al terzo posto (fallendo il tris, dopo le vittorie del 2013 e dell'anno scorso). la delusione per aver mancato questo appuntamento. Una partita persa sui tornanti delle montagne del Giro 2017, perché è lì che i due non sono riusciti a fare la differenza rispetto all'olandese che non è certo uno scalatore ma un cronoman e che è riuscito a contenere i distacchi in tempi ragionevoli e tali da consentirgli di recuperare e superarli nell'ultimo slancio verso il traguardo in piazza Duomo, a Milano. 

Il podio del Giro d'Italia 2017
Il podio del Giro d'Italia 2017

Milano e Monza oggi si sono tinte di rosa per il Giro d'Italia che, con una cronometro dal capoluogo brianzolo fino a piazza Duomo, ha decretato il vincitore dell'edizione numero cento. Il traguardo della corsa ciclistica più amata dagli italiani è tornato, come da tradizione. a Milano, dopo la parentesi dello scorso anno con arrivo a Torino. La città meneghina si è stretta intorno al ciclismo in un abbraccio tanto sincero quanto antico.

BAGNO DI FOLLA - Due ali di folla, da Monza a Milano, hannp applaudito uno ad uno i corridori lungo i 30 chilometri della loro ultima fatica. Ingorghi e disagi al traffico per tutta la giornata in una città che di fatto è rimasta bloccata fin dal mattino. Eppure, nonostante i disagi, nessun automobilista ha protestato con il ghisa di turno che non lo lasciava passare. Una metropoli - Milano - che ha applaudito con lo stesso spirito del più piccolo dei paesini, con lo stesso entusiasmo delle vecchiette viste ai bordi delle strade. Perché il Giro è una di quelle sfide che davvero hanno fatto l'Italia, fin dai tempi di Binda e di Girardengo, passando da fuoriclasse senza tempo come Bartali e Coppi per arrivare fino a Gimondi, Moser, Pantani, Nibali.  Quando passa la maglia rosa, in un certo senso è la Storia d'Italia che passa, e in quella maglia gli italiani si riconoscono davvero. Sono cent'anni che c'è il Giro. Il ciclismo è cambiato, sono cambiati i tempi. Ma il Giro resta il Giro.

FESTA DI TUTTI -   A piedi, in metro, in auto e molti naturalmente in bicicletta, migliaia di milanesi si sono portati in piazza Duomo e lungo il percorso. Una grande festa che ha creato anche qualche disagio, con la circolazione resa difficoltosa anche dai blocchi approntati dalla polizia locale per evitare assembramenti intorno al percorso. Sui marciapiedi ciclisti amatoriali e famiglie, appassionati e semplici curiosi: tutti pronti ad applaudire la maglia rosa e gli altri corridori.   Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è detto "entusiasta" della giornata conclusiva del Giro in Piazza Duomo. "Mi sembra una bella festa. Sta andando tutto meravigliosamente bene. Io sono contento, noi a Milano lo siamo, e vorremmo fare ancora di  più. La cronometro è bellissima, cercheremo di portarla a Milano anche per i prossimi due o tre anni". Sala ha anche annunciato che a partire dal prossimo ottobre tornerà in funzione a Milano il Velodromo Vigorelli. "Milano e la Brianza hanno molti appassionati di ciclismo. Milano può e deve fare qualcosa di più"

 

 

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