Raduno anti-moschee vietato. Rischio di scontri troppo alto

La decisione preventiva del questore cancella il sit-in di Luca Salvi

Il Questore Luigi Savina (Newpress)

Il Questore Luigi Savina (Newpress)

Milano, 2 febbraio 2015 - Vietato il raduno anti-moschea di Forza Nuova davanti a Palazzo Marino. La decisione della questura è arrivata ieri: niente autorizzazione al gruppo di estrema destra per il presidio previsto questo pomeriggio alle 17.30 in piazza della Scala. Dove, per la stessa ora, le forze di sinistra e i collettivi studenteschi avevano organizzato una contromanifestazione. Il rischio di tensione era troppo alto, dopo l’aggressione subita sabato mattina da uno studente del liceo scientifico Leonardo da Vinci a opera di tre attivisti di Lotta studentesca, l’associazione vicina proprio a Forza Nuova. L’avevano intitolata «Nessuna moschea a Milano» la manifestazione di protesta indetta settimana scorsa. «Forza Nuova chiama tutti i milanesi che ancora considerano Milano la propria terra – l’annuncio – al presidio indetto lunedì 2 febbraio davanti Palazzo Marino per dire no alla Moschea a Milano. Alzeremo al cielo le bandiere col simbolo dei nostri fratelli cristiani massacrati in Iraq, Siria e Nigeria».

Ma dopo la decisione della questura, ora gli organizzatori di Forza Nuova, ricordando le prese di posizione dei politici dopo la strage di Parigi, denunciano la «censura. Tutti, da destra a sinistra a piangere l’assalto alla libertà di parola ed espressione – rivendicano sul loro gruppo Facebook – a fare moine all’islam “moderato” o a dire: “Fate le moschee, ma vi riempiamo di burocrazia”», ma «il presidio di Forza Nuova davanti Palazzo Marino non s’ha da fare. Lunedì quindi tutti tranquilli. Il tempo è galantuomo e ci darà il modo e lo spazio per tornare in piazza sulla questione, contro l’integrazionismo dei sinistri e la finta opposizione burocratica senza palle, anima e idee dei destri».

Strali sia contro il sindaco Pisapia che contro il presidente della Regione Maroni. Con appello finale: «Rimanete sintonizzati ... questa è ancora la nostra terra... questa sarà la nostra guerra». Si terrà invece lo stesso, alle 16.30, la contromanifestazione lanciata dai collettivi studenteschi e dalla sinistra, raccolti sotto la sigla di Memoria Antifascista. «Dovere di tutti è mobilitarsi», affermano gli organizzatori che sostengono come «i fascisti» che si sarebbero presentati davanti «a Palazzo Marino sono gli stessi che hanno danneggiato delle lapidi in Loggia Mercanti». Sull’aggressione dello studente al liceo Da Vinci, il deputato di Sel Daniele Farina annuncia un’interrogazione parlamentare «ben sapendo che risponderà il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Che, va da se, su questi temi non è figura di garanzia». Invece nella notte tra venerdì e sabato «alcuni pannelli della mostra “Lager Europa” – denuncia l’Associazione partigiani milanese – allestita da Aned e Anpi Milano sono stati danneggiati».

di Luca Salvi

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