Minori vittime di abusi (foto d’archivio)
Milano, 2 marzo 2015 - Si svolge anche a Milano e Brescia un'indagine della polizia di Genova denominata Met Art volta a colpire reati di violenza sessuale su minori, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico. Al centro ci sarebbe un gruppo di esperti della fotografia che in cambio di una promettente carriera da fotomodella, avevano adescato sul social network una minorenne inducendola a compiere atti sessuali per la produzione di materiale pedopornografico. L'indagine interessa 6 province. Gli agenti della Polizia Postale hanno eseguito in mattinata cinque arresti, due domiciliari, 1 obbligo di dimora e 13 perquisizioni personali e domiciliari.
La studentessa, genovese di 16 anni, era stata avvicinata su internet con la promessa di una carriera da fotomodella o d'attrice. La giovane è stata poi convinta a posare per foto sempre più spinte, garantendole che sarebbero state divulgate soltanto all'estero, fino a indurla a compiere veri e propri atti sessuali per la produzione di materiale pedopornografico. Ad allertare la polizia, dando il via alle indagini, sono stati i genitori della ragazza preoccupati per uno strano messaggio su Facebook che riguardva la figlia e per il comportamento assunto dalla giovane negli ultimi tempi. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, gli indagati avrebbero contattato la 16enne dopo aver visto il suo profilo, messo in rete con la speranza di intraprendere una carriera artistica. Perquisizioni sono state eseguite in alberghi, appartamenti e studi fotografici dove venivano allestiti i set per le foto e le riprese.
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