Con una molotov davanti alla caserma: fermato dai carabinieri

Un uomo si è presentato davanti a una caserma dei carabinieri agitando una bottiglia incendiaria e un accendino. E' stato fermato in tempo: denuncia la burocrazia per un ritardo nella restituzione della sua automobile

L'esterno della caserma di via Vincenzo Monti (Newpress)

L'esterno della caserma di via Vincenzo Monti (Newpress)

Milano, 31 ottobre 2014 - Attimi di tensione davanti a una caserma dei carabinieri a Milano. Un uomo, tunisino di 48 anni, si è presentato davanti allo stabile in via Vincenzo Monti minacciando di accendere una molotov. In una mano aveva una bottiglia incendiaria e nell'altra un accendino, pronto da utilizzare. I militari sono riusciti a bloccarlo prima che potesse accendere il liquido infiammabile già in parte versato sul suo corpo, in segno di protesta.

Il tunisino, incensurato, è convinto che il Tribunale stia impiegando troppo tempo per dissequestrare la sua auto. Per questo ha minacciato di darsi fuoco in un parchetto che si trova davanti all'ingresso laterale della caserma. Si e' presentato attorno alle 11 in stato di agitazione. Per circa 40 minuti ha minacciato di uccidersi, ma intanto carabinieri e vigili del fuoco lo hanno circondato, il comandante della caserma lo ha convinto a parlare e quando si e' calmato e' stato "disarmato". Ai militari ha spiegato di aver denunciato mesi per appropriazione indebita della propria auto un connazionale che e' stato fermato dai carabinieri martedi' scorso, mentre era alla guida della vettura di cui subito dopo e' stato disposto il sequestro amministrativo. Il motivo del gesto del nordafricano e' quindi questo: secondo lui l'autorita' giudiziaria sta impiegando troppo tempo per restituirgli l'auto.

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