Inzaghi carica il Milan: "Ottima classifica, tre punti per restare in alto"

Il tecnico rossonero alla vigilia della partita contro il Palermo: "Ci sono 7-8 squadre in lotta, ora dipende tutto da noi"

Filippo Inzaghi (Afp)

Filippo Inzaghi (Afp)

Milano, 1 novembre 2014 - "Io non guardo la classifica, ma essere lì ci fa piacere. Ora per la prima volta dipende tutto da noi, se vinciamo restiamo in una posizione ottima e impensabile all'inizio della stagione".

Lo ha detto Pippo Inzaghi nella conferenza stampa alla vigilia della gara di campionato del Milan contro il Palermo. "Sappiamo ci sono 7-8 squadre in lotta, ma io guardo alle prestazioni e di conseguenza ai risultati. A Cagliari è stata una partita difficile - ha aggiunto - avevamo avuto 48 ore di preparazione in meno e, si sa, le squadre di Zeman corrono molto. Non abbiamo cambiato troppi giocatori perchè abbiamo un equilibrio delicato, era inevitable una partita di sofferenza. Abbiamo sofferto ma nulla viene mai per caso e portare a cassa il sesto risultato positivo credo sia importante, sapendo che dobbiamo crescere in determinate cose".

"Contro il Palermo non deve mancare nulla - ha detto ancora Inzaghi - giochiamo contro una squadra difficile da affrontare. Sono temibili, ma giochiamo a San Siro. Abbiamo voglia di prenderci 3 punti importanti per la nostra crescita e metteremo in campo tutto quello che abbiamo. Vincendo domani sera sarebbe un bilancio positivo di questa settimana, stiamo facendo buone cose. Abbiamo prodotto meno davanti, è vero, ma tutte le gare hanno una storia a sé. Magari abbiamo funzionato meglio in difesa, ma non sono preoccupato perché siamo il miglior attacco e avevamo abituato tutti bene, segnando tre gol a partita".

Per quanto riguarda la sostituzione degli assenti Muntari e Bonaventura, Inzaghi ha detto: "Non escludo nulla perché abbiamo provato tanto. Valuterò, per sostituire Bonaventura e Muntari abbiamo delle valide alternative come van Ginkel, Essien o Saponara". L'allenatore rossonero ha parlato anche del caso Pazzini, dopo lo sfogo della moglie dell'attaccante che aveva parlato di mancanza di meritocrazia: "Il caso si è chiuso subito, Pazzo mi ha chiamato subito per scusarsi. Non c'è sconforto in lui, ma io non ho bisogno di dare contentini a nessuno. Parliamo di professionisti che sanno come funzione qui, ci mancherebbe che a un grande come il Pazzo debba dare contentini. Li diamo ai giovani, ai calcaiori di esperienza sarebbe come prenderli in giro. Quando sarà necessario deciderò di farlo giocare".

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