Una casa per la famiglia sfrattata dopo un anno vissuto in un furgone

Una casa per la famiglia Sorrentino. Finalmente arriva il lieto fine per mamma, papà e sei figli, tra cui quattro minori, che un mese fa si erano rivolti al Giorno per chiedere aiuto di Marianna Vazzana

Una famiglia di sei persone vive da un anno in un furgone

Una famiglia di sei persone vive da un anno in un furgone

Milano, 2 aprile 2015 - Una casa per la famiglia Sorrentino. Finalmente arriva il lieto fine per mamma, papà e sei figli, tra cui quattro minori, che un mese fa si erano rivolti al Giorno per chiedere aiuto. Da un anno, dopo lo sfratto per morosità, mamma Maria, papà Andrea e le due figlie più grandi vivono su un furgone. I quattro piccolini, invece, sono ospitati da una zia per la notte e frequentano le scuole in zona Lorenteggio e a Corsico. In lista per un alloggio popolare, la famiglia è in posizione 410. E la richiesta di alloggio in deroga alla graduatoria è stata rigettata. Ieri, però, è arrivata la buona notizia: c’è un alloggio temporaneo a disposizione, arredato e delle dimensioni adeguate. La famiglia potrà trasferirsi lì in attesa di diventare assegnataria di casa popolare.

«Sono felicissima – ripete mamma Maria – finalmente potremo riunire la famiglia. Ormai non ci speravo quasi più, ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato». La signora verrà contattata nei prossimi giorni dagli uffici preposti. L’assessore comunale alla Casa, Daniela Benelli, commenta: «Il caso è stato risolto grazie alla positiva collaborazione tra le istituzioni. Nelle ultime settimane il Comune di Milano si è impegnato per trovare una soluzione accettabile ad una situazione di grave emergenza abitativa. In virtù di una convenzione tra Aler e Comune, abbiamo chiesto all’azienda di mettere a disposizione della famiglia un alloggio “fuori Erp” destinato proprio ai casi di eccezionale emergenza. Siamo grati ad Aler per aver condiviso la necessità di risolvere questa brutta situazione. Purtroppo di fronte ad un’emergenza abitativa così grave, gli strumenti a disposizione sono pochi. Casi come questo dovrebbero essere l’occasione per prenderne atto, anziché rivendicare meriti».

Interviene anche Giulio Gallera, sottosegretario di Regione Lombardia al Coordinamento di Aler Milano: «Regione e Aler – afferma – hanno risposto in maniera immediata e puntuale dimostrando che siamo sempre e concretamente a fianco delle fragilità e che per noi la priorità è risolvere l’emergenza casa a Milano. Ringrazio molto il capogruppo della Zona 6 Giovanni Esposito che con tenacia ha portato all’attenzione delle istituzioni e dei media la grave situazione della famiglia».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro