Violò la sorveglianza speciale: Fabrizio Corona non sarà processato per un "errore procedurale"

Dopo un'esibizione a Lignano rientrò a casa alle due invece che all'una e poi fuggì in Portogallo. Nella richiesta di estradizione però non era stato indicato il reato e, quindi, il paparazzo è stato prosciolto

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Milano, 9 ottobre 2014 - Era rientrato un'ora dopo rispetto a quanto indicatogli in deroga agli orari dal tribunale di Milano, dove era sottoposto a sorveglianza speciale, ma questa volta Fabrizio Corona non potrà essere processato per violazione delle norme di sorveglianza speciale a causa di un errore procedurale. La vicenda risale al 9 luglio 2012 quando, dopo un'esibizione a Lignano Sabbiadoro (Udine) in un locale, Corona rientrò in albergo alle due invece che all'una come stabilito dai magistrati. Il paparazzo avrebbe dovuto essere processato ma, per sfuggire a una più grave condanna divenuta irrevocabile il 18 gennaio 2013, si rese irreperibile fuggendo in Portogallo. Quando rientrò in Italia in seguito a una richiesta di estradizione, Corona finì nuovamente davanti ai tribunali per tutte le accuse contestategli. Almeno per questa parte della violazione, però, accogliendo un'eccezione della difesa, il giudice di Udine ha pronunciato un non doversi procedere. Nella richiesta di estradizione non era stato indicato il reato commesso a Lignano e, in base al principio di specialità, si può essere processati per un delitto che non figura nell' estradizione soltanto se l'imputato accetta di essere processato. Cosa che Corona non ha fatto, e dunque è stato prosciolto.

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