Milano, 29 maggio 2015 - Le indagini sulla morte di Domenico Maurantonio - lo studente padovano che lo scorso 10 maggio è precipitato dal quinto piano dell’hotel dove era ospite con la classe per una gita ad Expo proseguono a ritmo serrato. Negli ultimi giorni, gli inquirenti milanesi, non hanno ascoltato solo i compagni di classe e gli altri alunni dell'istituto Ippolito Nievo di Padova, ma gli altri ospiti dell'albergo. I quali, stando a quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi, hanno raccontato non non aver percepito nulla di strano quella notte: nessuna anomalia, nessun rumore sospetto e comunque tale da far scattare un'allerta o ipotizzare una tragedia.
Nessun allarme è stato lanciato neppure dagli stessi compagni di Domenico quando, intorno alle 8 del mattino, si sono riuniti nella sala da pranzo dell'hotel per la prima colazione. Domenico era morto da almeno un'ora e quasi tutti gli altri alunni si erano accorti della sua assenza. Eppure nessuno di loro lo ha segnalato ai professori. Perché? L'ipotesi più accreditata è che non avessero idea di cosa fosse realmente successo al loro compagno e che abbiano tenuto un'atteggiamento omertoso nel tentativo di "coprire" una "bravata" commessa da loro compagno. Domenico, ovviamente, non era nella sua stanza: ma sul suo comodino c'erano comunque occhiali, portafoglio e cellulare. I suoi compagni potrebbero aver pensato che si trovasse in un'altra camera dello stesso albergo, magari in compagnia di una ragazza. Probabilmente per questo, hanno scelto la via del silenzio fino a quando in hotel non sono arrivati gli agenti della Squadra Mobile.
Dalle indagini, intanto, spuntano nuovi particolari sulla dinamica della tragedia: dalle simulazioni effettuate negli ultimi giorni sulla traiettoria della caduta, pare accertato che Domenico sia precipitato "a piombo", ossia con un volo parallelo e rasente alle pareti dell'edificio. Resta irrisolto anche il giallo degli slip e dei pantaloncini di Domenico trovati dagli investigatori accanto al suo corpo. Stando a quanto si è saputo, è possibile che qualcuno li abbia lanciati dalla finestra accanto a quella da dove Domenico è precipitato. Ancora non è chiaro, se siano stati scagliati prima, dopo o durante la caduta del giovane. Per aver un quadro generale più dettagliato, il pm Gittardi attende i primi risultati degli esami tossicologici e medico legali necessari per stabilire con certezza se quella notte il giovane abbia bevuto alcolici, ingerito lassativi o assunto sostanze stupefacenti. Ma gli accertamenti disposti dalla Procura serviranno anche dettagli più precisi sull'orario del decesso, attualmente collocato tra le 5.30 e le 7 del mattino.
Nel frattempo, continua la mobilitazione online per chiedere la verità sulla vicenda. Dopo i gruppi aperti su Facebook «Domenico Maurantonio», «Vogliamo verità e giustizia su Domenico Maurantonio» e «Solidarietà con i genitori di Domenico Maurantonio» in queste ore è stato anche aperto «Domenico Maurantonio vittima del bullismo?». Una partecipazione che dimostra quanto la vicenda abbia diviso il pubblico della Rete.
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