Lo Stato Sociale al Forum: "Vogliamo superare i nostri limiti"

Lo Stato Sociale questa sera al Forum

Il nuovo album  de Lo Stato Sociale si intitola  “Amore, lavoro  e altri miti  da sfatare”

Il nuovo album de Lo Stato Sociale si intitola “Amore, lavoro e altri miti da sfatare”

Assago (Milano), 22 aprile 2017 - Che effetto fanno le proprie canzoni ai cinque avventurieri de Lo Stato Sociale? Dai baci etero, omo e lesbo che si scambiano nel video di “Vorrei essere una canzone”, si direbbe quello di un potente afrodisiaco. Una tempesta ormonale che stasera, ad Assago, promette scene d’amore collettivo formato “Zabriskie Point”. Ma Antonioni non c’entra, visto che il Forum sta a più di novemila chilometri di distanza dalla Death Valley e, con tutto il rispetto, la musica degli eroi di “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” non è quella dei Pink Floyd. Certo è, invece, che lo sbarco dei “cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette” (il copyright è loro) tra le gradinate di Madonna e Lady Gaga titilla le papille dei 9.500 fans con in tasca il biglietto per la serata.

Anzi, per il “bel concerto da mitomani”, come lo definiscono i manifesti sparsi per la città, con cui Alberto “Albi” Cazzola, Alberto “Bebo” Guidetti, Lodovico “Lodo” Guenzi, Enrico “Carota” Roberto e Francesco “Checco” Draicchio, tentano quel cambio di passo reso ormai indifferibile dal successo dei loro live e dalla popolarità di videoclip non meno stravaganti di quest’ultimo; mini storie segnate dalla presenza di un campionario di figure femminili che nessuno vorrebbe avere per sorelle quali la serial killer giapponese di “Amarsi male” o l’eccentrica “curvy” siciliana di “Buona sfortuna”. Ed è proprio con un piede nel pulp e l’altro trash, che il quintetto dà fondo ad Assago questa sera alla sua voglia di stupire.

“L’avventura è iniziata otto anni fa, in un garage della nostra città, senza la minima aspettativa – spiegano i cinque – In tutta questa vicenda l’unico merito che ci prendiamo è quello di aver fatto sempre scelte nell’ottica di una crescita collettiva e quindi accelerando o decelerando nel rispetto di ciascun membro del gruppo con un atteggiamento, quindi, molto ‘sociale’ all’interno dello Stato Sociale”. Uscito, infischiandosene della cabala, venerdì 17 marzo (2017, tanto per non farsi mancare nulla) “Amore, lavoro e altri miti da sfatare” rappresenta un po’ la punta dell’iceberg per le ambizioni di quel circuito indie che dai locali spicca il balzo verso i palasport. Basta pensare allo sbarco, ancora al Forum, dei The Giornalisti l’11 maggio. “Mai come durante la produzione di questo disco abbiamo provato la sensazione di giocare una partita aperta nuovi stimoli e a nuovi tipi di pubblico - spiega Lo Stato Sociale - la scelta del Forum è quasi una logica conseguenza del concerto che abbiamo già tenuto un anno e mezzo fa al PalaDozza di Bologna e la voglia suonare nei palazzetti va a braccetto con quella di diffondere la nostra musica in maniera festosa; questo non significa che d’ora in poi penseremo solo a questo tipo di spazi per i nostri concerti, ma non vogliamo precluderci niente. Riempire i palazzetti vuol dire sfidare i nostri limiti, superarli e crearne di nuovi; è la prima volta che un’autoproduzione nata dal basso arriva a riempire i templi della musica attraverso questo stesso meccanismo”.

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