Liceale molestata, Sala: "Vigileremo di più, ma attenzione ai social"

"Ne parlerò con Maroni", spiega il sindaco Giuseppe Sala che invita a fare attenzione ai contatti sui social

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 13 febbraio 2017 - «Abbiamo il dovere di vigilare di più. Ne parlerò anche con il presidente della Regione, Roberto Maroni, perché ovviamente i mezzi di trasporto sono in parte cittadini, in parte regionali. Bisogna fare di più». Così si è espresso il sindaco Giuseppe Sala sul caso della quindicenne molestata e picchiata su un treno regionale Milano-Mortara, commentando a margine dell’inaugurazione della fiera del settore calzaturiero TheMicam, a Rho. Un’occasione anche per lanciare un messaggio: «Un invito a tutti: stare molto attenti ai social, perché in certi casi possono portare a incontri sgraditi».

La riflessione sull’utilizzo dei social nasce dal fatto che, nell’audizione protetta, supportata da una psicologa, la giovane vittima ha fatto riferimento a contatti su Facebook con un ragazzo che potrebbe essere uno dei due aggressori, anche se gli scambi di messaggi sarebbero avvenuti circa un anno fa, legati a un tentativo di approccio (non riuscito) da parte di lui. Una storia dai contorni ancora poco chiari. Sono tanti gli interrogativi a cui si cerca di trovare risposta senza alcuna pressione sulla ragazzina, già molto provata. Qualche aiuto potrebbe arrivare dalle sue amiche, con le quali si è confidata, e dai filmati delle telecamere di sorveglianza lungo il tragitto. Gli agenti della Squadra Mobile (che hanno affiancato Volanti e Polmetro) stanno indagando per dare un nome e un volto ai violenti che la studentessa ha descritto come nordafricani di circa 25 anni.  Secondo il suo racconto sarebbero stati in due ad avvicinarsi a lei, nel primo pomeriggio di giovedì, mentre era sola nell’ultimo scompartimento del convoglio che l’avrebbe portata a casa, a Vigevano. Botte (frattura all’undicesima costola destra, diversi ematomi alla schiena e al bacino), molestie, palpeggiamenti nelle parti intime. L’ipotesi è che l’aggressione sia nata da un rifiuto. La ragazzina ha preferito tenersi tutto dentro, quel giorno: nessuna parola con mamma e papà una volta tornata a casa. Il giorno dopo è andata a scuola, un liceo artistico, come se nulla fosse accaduto. Poi l’improvviso malessere, giramenti di testa, conati di vomito, fitte al fianco sempre più insopportabili. È crollata davanti alle amiche, e sono state proprio loro ad accompagnarla in ospedale. La quindicenne è stata prima visitata al centro specializzato Anti violenze della clinica Mangiagalli e poi alla pediatrica De Marchi. È stata dimessa sabato, in serata era già tornata a casa. I traumi fisici sono guaribili in 30 giorni. Giorni che, si spera, la porteranno a ricominciare a poco a poco la vita di sempre.  Mentre non si placa la bufera politica a proposito della sicurezza sui treni. Dopo l’annuncio del sindaco Sala, il capogruppo FdI-An in Regione Riccardo De Corato, attacca: «Dopo aver riempito  Milano e la Lombardia di clandestini, adesso il sindaco dei rosso arancioni vorrebbe parlare col presidente Maroni di sicurezza sui treni. Una sorta di barzelletta o quasi, se si pensa che è stato accertato come attorno alla stazione Centrale girino i trafficanti di uomini e che ad aprire le porte senza freno ai migranti si ottenga anche di incentivare questi delinquenti».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro