Guerra alle slot, vicina l'intesa tra Stato ed enti locali

La proposta dell'esecutivo mira a un taglio del 30% delle macchinette

Slot machine

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Milano, 29 settembre 2016 - Si avvicina la fumata bianca per l'intesa sul gioco d'azzardo tra Governo e Regioni. Al netto di possibili ripensamenti, l'esecutivo nazionale dovrebbe incassare il via libera degli enti locali nella Conferenza Unificata del 20 ottobre prossimo. Ma la giornata di oggi archivia anche la ripartizione del fondo da 50 milioni di euro, stanziati nella legge di Stabilità 2015 per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d'azzardo. Alla Lombardia dovrebbero andare 8,2 milioni.

"Ritengo che ora ci siano le condizioni - ha fatto sapere il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta - per concludere rapidamente con un'intesa il confronto aperto con gli enti locali". Soddisfatto il ministro con delega alla Famiglia Enrico Costa, che valuta con favore "il doppio ridimensionamento delle new slot" (apparecchi e punti gioco). La proposta, infatti, è di un taglio del 30% delle slot machine, "a cominciare dai pubblici esercizi e dalle rivendite di tabacchi", ha precisato Baretta. Da non sottovalutare poi la questione delle distanze, che secondo l'esponente di via XX Settembre potrebbe trovare una soluzione "in una certificazione di doppio livello che tenga conto della normativa, già decisa dagli enti locali". A questo punto sotto i riflettori vanno le linee guida del provvedimento, che verranno esaminate nei particolari nei prossimi giorni. 

Positivo il commento dell'assessore lombardo al Territorio, Viviana Beccalossi: "Forse ci siamo. Con il Governo Renzi vale sempre il vecchio adagio 'se non vedo non credo'. Ma una cosa è certa: il pressing delle Regioni, con la Lombardia capofila, sembrerebbe produrre effetti importanti. L'eliminazione delle slot machine e di altre macchinette mangiasoldi da bar e tabaccherie, ma anche da esercizi pubblici, come ristoranti o alberghi, oltre alla riduzione del 30% degli orari del gioco, sarebbero un grande successo e il riconoscimento del lavoro di chi, come noi, si batte da tre anni quotidianamente per contrastare il diffondersi della ludopatia". 

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