Saldi invernali 2017, al via a Milano e in Lombardia: tutte le informazioni e i consigli

E' partita la corsa all'affare, ma le lunghe code davanti ai negozi delle grandi griffe sono un lontano ricordo. Più gente in via Torino e corso Vittorio Emanuele

Saldi invernali 2023 al via in Toscana

Saldi invernali 2023 al via in Toscana

Milano, 5 gennaio 2017 - Dopo le spese per i regali di Natale, ecco che arrivano i tanto attesi saldi invernali. Questa mattina, 5 gennaio, anche in Lombardia scatta la corsa all'offerta migliore, anche se con prudenza. Si apre senza grandi folle il primo giorno di ribassi. Le file davanti alle vetrine delle grandi griffe di via Montenapoleone sono infatti un lontano ricordo e, poco prima delle 10, davanti a Gucci, una delle boutique che negli anni precedenti veniva solitamente presa d'assalto dai clienti italiani ma soprattutto stranieri, si nota solo una signora bionda e italianissima. Alle 10 in punto la cliente solitaria viene raggiunta da una decina di persone, in fila in attesa dell'apertura. Lo stesso spettacolo si ripete davanti alle vetrine degli altri grandi marchi che hanno sede nella famosa via dello shopping. Più affollate via Torino e corso Vittorio Emanuele, transennato all'ingresso, dove lo shopping è più a buon mercato e i clienti si aggirano con buste e sacchetti già intorno alle 11. Grandi cartelli cercano di attirarli comunicando la percentuale di sconto che verrà applicata sui capi. Non ci sono grandi folle, ma il flusso sembra costante, aiutato forse dalla giornata di sole e le commesse delle grandi catene ritengono che il pienone sarà domani, quando il giorno festivo spingerà tante famiglie a uscire o addirittura dopo il ponte, quando i milanesi rientreranno dalle vacanze. 

SALDI_OBJ_FOTO_19667126
SALDI_OBJ_FOTO_19667126

MILANO SPENDE DI PIU' - Quest'anno il budget medio per acquirente è di circa 120 euro secondo le stime della Camera di commercio di Monza e Brianza che ha realizzato l'indagine "Le famiglie e le festività natalizie. Monza e Brianza e Lombardia. Novembre 2016" in collaborazione con DigiCamere. Il budget di spesa di quest'anno per i saldi invernali è più alto per gli adulti con 132 euro e più basso per gli over 65 con 99 euro. Il 56% delle famiglie lombarde approfitterà delle occasioni, percentuale che sale al 69% per quelle con un reddito alto e scende al 50% per quelle a basso reddito, e rispetto allo scorso anno aumenta la percentuale di coloro che faranno acquisti: a gennaio 2016 era il 48%. Il 5% delle famiglie lombarde ha già fatto acquisti prima delle svendite. A Milano, però, si spende di più della media regionale con 149 euro di budget ad acquirente e a Varese con 121 euro. Gli uomini acquistano di più, circa il 59% comprerà durante i saldi, ma spendono un po' meno delle donne cioè 117 euro in media contro 120. I saldi sono comunque low cost: i lombardi mettono in cima alla lista abbigliamento e calzature che comprano con maggiore frequenza a basso prezzo (43%), seguiti dai marchi delle grandi catene (23%). Il brand interessa al 17% dei lombardi mentre il 10% compra prodotti che richiamano le tendenze e lo stile dei grandi marchi. L'8% aggiorna il guardaroba da artigiani, solo il 15% confessa di aver acquistato un fake. Gli sconti avranno la durata canonica di 60 giorni e dureranno pertanto fino al 5 marzo. Per aspettare la successiva tornata di saldi estivi, bisognerà aspettare il primo sabato del mese di luglio, che quest'anno sarà proprio l'1.

SCONTI REALI - Le vendite devono essere realmente di fine stagione e i commercianti sono obbligati a indicare nel cartellino il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Inoltre, le merci in saldo devono essere tenute in zone separate rispetto a quelle a prezzo pieno, in modo da non essere confuse. Altro dovere del rivenditore è quello di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat anche durante i saldi se nel negozio è esposto l’adesivo che indica queste forme di pagamento. E non devono mai essere richieste commissioni aggiuntive se si paga con la moneta elettronica.

MERCE IN SALDO – La legge prevede che gli sconti non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale. Non dovranno essere né fondi di magazzino né scarti di stock andati fuori moda.

PROVE E CAMBI – Consentire di provare i capi d’abbigliamento non è un obbligo, ma sta alla discrezionalità del negoziante. Meglio, quindi, controllare bene l’articolo scelto visto che, in assenza di difetti, la possibilità di cambiarlo non è imposta dalla legge né durante i saldi né durante le vendite normali. Questo è, infatti, il grande limite degli acquisti nei negozi tradizionali rispetto a quelli online dove il consumatore ha invece diritto al ripensamento, il cosiddetto diritto di recesso, senza dover fornire nessuna spiegazione.

GARANZIE – Va sempre conservato lo scontrino, perché se un prodotto è difettoso la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiarlo. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo anche se dichiara che non vale per i capi in saldo. Se non è possibile la sostituzione, il cliente potrà scegliere se chiedere la riparazione del bene senza alcuna spesa accessoria o la restituzione dei soldi. Non, quindi, un buono. Sempre per legge, per denunciare il difetto si hanno due mesi di tempo e non 7 o 8 giorni così come solitamente viene scritto nei negozi. Nel caso in cui il negoziante dimostri di non voler adempiere ai propri doveri o il centro assistenza del produttore richieda il pagamento delle riparazioni sostenendo che la garanzia non copre il difetto riscontrato per risolvere il problema ci si potrà rivolgere al giudice di pace.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro