Emergenza profughi, “Grand hotel” in Stazione Centrale. Si dorme nelle aiuole / FOTO

I migranti che dormono qui forse hanno già l’asilo politico e sono usciti dai centri d’accoglienza

Persone accampate davanti alla stazione

Persone accampate davanti alla stazione

Milano, 23 agosto 2016 - Bivacchi nelle aiuole di piazza Duca D’Aosta e Luigi di Savoia. Altri accampamenti dentro il “City pavilion” italo-cinese che dall’Expo è posizionato davanti alla stazione Centrale: la porzione racchiusa tra sbarre bianche si trasforma in un ricovero al coperto. Persone sdraiate pure tutt’attorno alla struttura, così come dentro un’auiola circolare tra via Vittor Pisani e il piazzale di fronte alla stazione. "Come ogni mattina, la situazione - commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia - è semplicemente indecente. Centinaia di richiedenti asilo, clandestini e sbandati dormono nelle aiuole offrendo uno scenario francamente vergognoso della nostra città". E arriva la stoccata al Comune, "è assurdo che non abbia pensato a come evitare queste scene da campo profughi in Centrale". Chi sono, le persone accampate in questi angoli? Da escludere, a quanto pare, la possibilità che siano profughi rimasti senza posto nei centri di accoglienza, "perché la situazione, in questi giorni, non è d’emergenza. Il posto c’è", spiega un volontario della Fondazione Progetto Arca che gestisce l’hub di smistamento di via Sammartini. Primo punto di riferimento dei migranti, che da lì vengono poi inviati nei centri. "Questa notte (ieri per chi legge, ndr) hanno dormito in via Sammartini circa 150 persone". Attualmente sono circa 3.200 quelle che trovano ospitalità in città (97 le migliaia di migranti accolte dal Comune da ottobre 2013 a oggi). Picco di presenze all’inizio del mese, quando nell’hub di smistamento si sono presentati in 427. Ora la situazione "si è normalizzata", continua il volontario.

E i bivacchi in Centrale? "È possibile siano persone uscite dai centri dopo aver terminato il loro periodo di accoglienza - spiega Alberto Sinigallia, presidente della Fondazione Progetto Arca -. Oppure persone che hanno ottenuto l’asilo politico e di conseguenza hanno lasciato i centri (bisogna farlo entro tre giorni, mentre coloro a cui questo status viene negato possono presentare ricorso e rimanere lì)". Altri potrebbero essere semplici clochard. In autunno per far fronte alla cronica emergenza migranti verranno spalancate le porte della Caserma Montello. A regime, verranno ospitati 500 richiedenti asilo.

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